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28 giugno| 1607 Andrea Surian

Dispaccio del 28 luglio| 1607|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
per riverente essecutione delle lettere di Vostra serenità di 17 instante, recepite sotto li 26 susseguente, hoggi ho, Iddio lodato, senza alcun danno di questi suoi suditti comesso et fatto guastar le biade seminate dalli arciducali nelli suoi lochi […] le differentie, et reparato con ogni oportuna proviggione al pregiuditio veniva fatto nelli suoi confini. Ma perché questi suditti dando conto delle cose passatte mi hanno invigilato la protervia di questi tali confinanti che, non bastandoli l’intachar le sue giurisditioni, insistono nel mal operato et quando li vengono tronchati li loro pensieri con tali guasti, arabiando più che mai, armata manu vengono non nelli luochi predetti di differentie, perché ivi da quelli suditti non vien fatta alcuna seminagione, ma nel proprio teritorio suo, et guastano li seminadi de questi poveri suoi suditti, et fanno danni di qualche maggior conto, e nelle case, e nelle robbe loro; il che si va dubitando possi hora anco accadere per le voci sentite da quelli che, vedendo farseli il danno, non potean diffendersi se non minacciando. Ho giudicato esser bene ramemorare a Vostra serenità questi accidenti, acciò deliberando possi comandare quello che, se venissero tali incontri, si dovesse operare, o pur se fussero accaduti alla gionta della sua deliberatione esseguendo li ordeni piacerà commetermi se repari alli danni, o fussero stati fatti, o fussero per farsi; non restando però di sogiongerli questo suo castello in queste occasioni esser voto di ogni provigione come di polvere, piombo, corda et altre cosse necessarie, et anco con pocha gente atta alla diffesa, che se Vostra serenità prudentissima non gli provede de socorsi, dando ordine che essendo richiesti li circomvicini, come meglio a Vostra serenità parerà, siino pronti alla diffesa, resta in pericolo de recever qualche danno notabile, con che fine a Vostra serenità riverentemente bascio le mano. Gratie etc.
San Lorenzo li 28 zugno 1607.

Andrea Surian, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 4
Trascrizione di Francesco Danieli.