1606 Marco Pasqualigo
Dispaccio del 31 ottobre| 1606|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
Se il Signor Dio havesse permesso che qualche giorno prima mi fosse pervenuto l’ordine della Serenità vostra in lettere di 21 del presente nel proposito della biava da cavallo, con gran facilità haveria potuto sodisfare al commandamento suo, che per essere di presente il tempo tanto inanti et la mia giurisdicione spoliata di questa condicione de biave da un numero infinito di compratori che per ordinario vengono a levarne gran quantità cos’ per uso della Dalmatia, come di gran parte della terra ferma oltre la permissione che ho convenuto fare di comissione dell’Illustrissimi alle biave per servicio dell’illustrissimo Monte et non è stata quantità sprezzabile; con tutto ciò servando l’ordine dell’obedientia mia naturale sono andato investigando a qual parte dovesse appogiarmi et con una spediosa faticha da molti ne ho appostato fino a mille cinquecento stara veneziani che computato ogni spesa di conduttura et altro fino alla barcha, non le costerà a mercato per mercato più de sette lire il staro, intendendosi a stara colmi che apporterà in ciò utile considerabile alla Serenità vostra, sì come farà il ritrovare barche in queste parti senza farle partir da quella città, con troppo interesse suo; né tralasciarò nell’avenire di procurarne, se mai potrò, fino altri cinquecento stara, che sarà il summo de ogni speranza di questo negotio. Potrà dunque in caso che il prezzo et la quantità della robba li riesca di sodisfattione, dar ordene per la provisione del dannaro, non permetendo che la dilatione del tempo li habbia a riuscir più pregiudiciale di quello ha fatto fin hora. Agradisca la Serenità vostra questo pocho che da un riverente affetto lo può avenire, in segno di quel molto che vorrei saper dire et poter fare in servicio delle cose della Serenità vostra et di quell’eccellentissimo Consiglio. Gratie etc.
Di Montona il dì ultimo di ottobre 1606
Marco Pasqualigo Podestà
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 3
Trascrizione di Damiano Pellizzaro