Albania
INQUADRAMENTO STORICO GEOGRAFICO AMMINISTRATIVO
La costa del basso Adriatico orientale è ferita dal poderoso fiordo che s’addentra nel montagnoso territorio montenegrino, e prende il nome di Bocche di Cattaro, dalla cittadina sita all’estremità interna. A sud, la costa continua nell’Albania settentrionale, nel cui entroterra si trova il grande lago di Scutari. Nell’intera area nacquero diversi borghi, abitati da genti italiche, slave, albanesi, attivi nel commercio o nelle attività marinare. In età medievale l’area (o sue porzioni) passò attraverso i vari potentati di Serbia, di Bosnia, di Zenta, d’Ungheria; sorsero Comuni autonomi, poi fu contesa fra gli Angiò e signori locali. Nel XIV secolo iniziò l’interesse e la penetrazione veneziana per l’area, scalo nella rotta verso il Levante; i primi possessi ed organizzazioni in reggimenti avvennero tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo nella costa albanese; un ventennio dopo compresero anche località nelle Bocche. Alla metà del Quatttrocento, l’area – detta Albania veneta – comprendeva le Bocche e da lì, quasi senza soluzione di continuità, la costa albanese sino al fiume Drin e alla località di Alessio, compreso l’entroterra sino alle coste occidentali e orientali del lago di Scutari, mentre quelle settentrionali appartenevano a despotati locali. Più a sud, apparteneva già a Venezia anche la cittadina di Durazzo. L’espansione turca cominciò a erodere questi possedimenti sia all’interno sia nella costa; al termine della prima guerra veneto-ottomana (1463-1479) la Serenissima dovette cedere territori all’interno con Scutari, rimanendole la parte meridionale e la più interna delle Bocche, e da lì la sola costa sino a Dulcigno, nonché Durazzo, perduta poi nel 1501. La pace del 1573 assegnò all’impero ottomano la costa meridionale dell’Albania; Venezia si trovò quindi a detenere Cattaro e Perasto con i piccoli borghi viciniori nelle Bocche, e Budua sulla costa, mentre l’altra parte delle Bocche con Castelnuovo era possesso ottomano. La prima guerra di Morea portò a Venezia, dal 1687, il dominio su tutte le Bocche; da allora l’Albania veneta rimase composta da queste con Budua.
Magistrature provinciali o straordinarie
Provveditore estraordinario a Cattaro e Albania
Dal XVII secolo Venezia inviava saltuariamente a Cattaro un provveditore straordinario per la risoluzione di alcune contingenze, che operava parallelamente al rettore. La carica divenne permanente dal 1684, con l’inizio della guerra di Morea; la sua competenza era estesa all’intera area veneziana delle Bocche, e riguardava le questioni militari e diplomatiche, nonché la giustizia relativa a questi ambiti; era subordinato al Provveditore generale di Dalmazia e Albania, e i rettori dell’Albania veneta gli erano subordinati. Nella pratica, si riscontrarono spesso conflitti di competenze con il rettore di Cattaro.
Elezione | Senato. |
Carico | 36 mesi. |
Nota | La località di Risano, nel reggimento di Cattaro, dal XVII secolo era giurisdizione immediata del Provveditore estraordinario. Sita tra Castelnuovo e Perasto, ottomana, fu brevemente veneziana nel 1538, nel 1647 e definitivamente dal 1684. Terra estesa, dominata da una rocca. Eleggeva Capitano, Giudici e Luogotenente. Formava un medesimo corpo di Comunità e uno stesso Consiglio con le ville viciniori di Morigno, Ledenizze e Crisciovie. |