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TERMINOLOGIA POLITICO-GIURIDICA VENEZIANA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLO STATO DA MAR

Ambasciatore.
Inviato veneziano presso un sovrano estero per compiere una missione specifica; dalla metà del XV secolo, anche rappresentante diplomatico permanente presso un governo estero. L’ambasciatore veneziano a Costantinopoli, che assommava anche altre competenze, aveva il titolo di Bailo.

 

Atto di dedizione.

Vedi dedizione.

 

Bailo.

Inizialmente, funzionario veneziano in una piazza estera, con funzioni fiscali (ereditando il ruolo dei vicedomini, vedi), di controllo della comunità veneziana nel luogo e di una certa rappresentanza diplomatica. Nel corso del tempo i baili vennero sostituiti dai consoli. Il termine rimase poi in uso per alcuni rettori nonché per l’ambasciatore veneziano a Costantinopoli, che affiancava funzioni diplomatiche, consolari e di capo della comunità veneziana in città e nel Levante. Dal latino baiulus, portatore o reggitore.

 

Barza, vedi nave.

 

Camerlengo.

Magistrato veneziano affiancato al rettore in alcuni reggimenti, con competenze economico-fiscali.

 

Capitano, capitanato.

Magistrato veneziano in un reggimento, con funzioni rettorali o di affiancamento al rettore, di solito con competenza militare. Il capitanato era la sua area di competenza.

Anche, carica marittima di comando su una flotta o su un’area marittima.

 

Capitano generale.

Magistrato veneziano, di solito a carattere eccezionale, con competenze militari su un’area marittima o terreste più vasta di un reggimento.

 


Caracca, vedi nave.

 

Cariche da mar.

Insieme di cariche affidate a patrizi veneziani, con modalità simili a quelle dei rettori, riferentesi a incarichi di comandi navali e marittimi.

 

Carico.

Durata dell’incarico del rettore veneziano, da uno a tre anni.

 

Castellano.

Magistrato veneziano in un reggimento, con funzioni rettorali o di affiancamento al rettore, di solito con competenza su una fortezza.

 

Commissione.

Documento dogale contenente incarichi, priorità, norme di comportamento e integrazioni agli statuti cittadini consegnate a Venezia al magistrato che partiva per assumere un incarico.

 

Consiglieri.

Magistrati veneziani di supporto al rettore in alcuni reggimenti. 

 

Console.

Rappresentante veneziano in una piazza estera, patrizio o cittadinesco, con funzioni fiscali (controllo del pagamento delle tasse d’importazione ed esportazione) e di protezione del proprio commercio e dei propri sudditi, nonché di capo della comunità veneziana; sostituì nel tempo il bailo. Poteva essere affiancato da un viceconsole, anche residente in altro luogo, anche non suddito veneziano.

 

Contumacia.

Prevista o no per ogni reggimento, periodo di tempo in cui lo stesso patrizio non poteva essere rieletto nel medesimo reggimento.

 

Dedizione.

Passaggio più o meno spontaneo di un soggetto politico sotto la giurisdizione di un altro; nel caso veneziano, di città che entrarono a far parte dei domini della Serenissima a fronte di condizioni concordate, variabili da soggetto a soggetto. L’atto di dedizione, normalmente sottoscritto in forma solenne, conteneva queste condizioni, che rimanevano inalterate nel tempo.

 

Dispaccio.

Lettera che il rettore veneziano nel reggimento inviava con grande frequenza a Venezia, alla Signoria o alle diverse magistrature, informando del proprio operato e di avvenimenti significativi o chiedendo o dando riscontro a istruzioni. Di solito i dispacci erano numerati progressivamente. 

 

Fusta.
Tipo di galea di minori dimensioni della galea sottile. Impiegata per soli fini militari, ricoprì diversi ruoli nella flotta veneziana a remi, come unità di collegamento, pattugliamento e avanguardia. Importante fu il suo impiego nella lotta contro i pirati dell'Adriatico a causa del suo basso pescaggio, ideale nella navigazione dei bassi fondali costieri. A Venezia il termine cadde in disuso nel corso del XVII secolo a favore del suo sinonimo «galeotta».

 

Galea (ven. galìa).
Nave "lunga" a remi di basso bordo, armata con uno o più alberi a velatura latina, impiegata soprattutto nel Mediterraneo. Il termine è attestato nelle fonti bizantine a partire dal IX secolo, per indicare un'imbarcazione a remi veloce e agile a un solo ordine di remi che fuoriuscivano da fori praticati nelle fiancate. La sua ampia diffusione in tutte le marine mediterranee fu dovuta alle trasformazioni che subì a partire dalla seconda metà del XII secolo, quando venne dotata di un nuovo tipo di voga (chiamata nelle fonti veneziane «alla galeotta», ma più nota come «a monta e casca») con due ordini di remi affiancati, ciascuno manovrato da un solo rematore. Questa caratteristica la rese particolarmente adatta ed efficiente a fini bellici e mercantili. Alla caduta della Repubblica di Venezia, nel 1797, in Arsenale erano ancora presenti diverse galee.

Galea sottile.
Tipo di galea sviluppatosi intorno alla seconda metà del Duecento per far fronte all'esigenza di avere uno scafo più adatto agli scopi militari. Tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo la galea sottile iniziò a subire profonde trasformazioni in seguito all'installazione a bordo di pezzi di artiglieria e ai cambiamenti nel sistema di voga: da 2 a 3 fino a 4 remi "piccoli" – meglio noti con il termine ponentino «senzili» - ciascuno vogato da un solo rematore. Dalla fine del Cinquecento, questi vennero sostituite da un unico remo "grande", ciascuno vogato da tre, quattro, o cinque rematori. Nerbo di tutte le marine militari mediterranee, nel corso del Cinquecento iniziò il declino del suo primato a favore dei più moderni e armati vascelli d'alto bordo.

Galea grossa.
Tipo di galea ideato intorno alla seconda metà del Duecento e destinato a percorrere le rotte commerciali del Mediterraneo, del Mar Nero e dei mari del Nord Europa, fino a raggiungere le coste dell'Inghilterra e delle Fiandre (galea grossa da mercato). Di maggiore larghezza e altezza di bordo delle galee sottili, intorno alla prima metà del Cinquecento venne modificata e armata per perseguire anche fini militari (galea grossa da guerra). Dopo il suo impiego nella battaglia navale di Lepanto, fondamentale per il successo contro la flotta ottomana, alla galea grossa fu attribuito un ruolo sempre più importante nella strategia militare e nella composizione della flotta militare "sottile" a remi. A Venezia il termine cadde in disuso nel corso del XVII secolo a favore del termine ponentino «galeazza».

Galeone.
Mentre nel corso del tardo medioevo con questo termine si era soliti indicare un tipo di imbarcazione "lunga" a remi di medie dimensioni, dal XVI secolo a Venezia invalse l'uso ponentino di designare un naviglio sia mercantile a vela di medio tonnellaggio sia militare (galeone armato) di grandi dimensioni a propulsione velica o mista (remi e vele).

 

Galeotta.
Termine già attestato nel XV secolo come sinonimo di fusta (vedi).

 

Galeazza.
Sinonimo di galea grossa da guerra di origine ponentina. Nel corso del XVII e XVIII secolo fu l'unità militare a remi più importante della flotta "sottile" di galee.

 

Generalato.

Area di competenza di un provveditore o di un capitano generale: Dalmazia e Albania, Morea o altri casi.

Anche, carica assunta da un Provveditore o capitano generale.

 

Grossa, vedi nave.

 

Inquisitori.

Vedi Sindaci.

 

Magistrati veneziani.

Oltre al rettore, nei reggimenti di maggior importanza potevano essere nominati anche altri patrizi con incarichi specifici: capitano, castellano, camerlengo, consiglieri, tutti con mandato a tempo. L’elezione, salvo indicazione contraria, era di competenza del Maggior Consiglio. 

 

Magistrati sovrareggimentali.

In alcune regioni organizzate in più reggimenti operarono anche magistrati di seconda istanza, con mandato a tempo, con competenze generali o specifiche sui reggimenti di una regione, per necessità di organizzazione o coordinamento, normalmente eletti in Senato.

 

Magistrati straordinari.

Oltre ai normali incarichi reggimentali, periodicamente o straordinariamente potevano essere eletti magistrati straordinari con funzioni ispettive, inquisitorie o eccezionali per le particolari situazioni createsi, come i confini o la sanità: sindici, inquisitori, provveditori straordinari, nobili in ... ed altri.

 

Nave.
Tipo di naviglio "tondo" di origine medievale di medie o grandi dimensioni. Nel corso del XV secolo si impose come modello mercantile a vela quadra più diffuso nel Mediterraneo. Nel XVI-XVII secolo a Venezia le navi da 300 a 600 botti (180-360 ton.) venivano chiamate «barze» e «grosse» quelle da 600 a 1.200 botti (360-720 ton.). Alcuni indicavano con il termine «caracca» (ven. carragia) le navi oltre le 1.000 botti.

 

Nobili in...

Magistrati straordinari con funzioni di supporto per particolari situazioni createsi in alcune aree, inviati secondo necessità.

 

Sindaci, sindici.

Magistrati straordinari con funzioni ispettive, inquisitorie o eccezionali per le particolari situazioni createsi in alcune aree.

 

Palandra.
Tipo di imbarcazione destinata al bombardamento dal mare di località costiere. Venne inserita nella flotta militare veneziana in seguito al bombardamento di Algeri compiuto dalla marina francese (1682).

 

Pena.

Prevista o no per ogni reggimento, multa inflitta al patrizio veneziano che, eletto a una magistratura, la rifiutava.

 

Podestà.

Denominazione assunta dal rettore in quasi tutti i reggimenti istriani. 

 

Podesteria.

Nome di quasi tutti i reggimenti in Istria.

 

Provveditore, provveditore generale, provveditore estraordinario.

Rettore veneziano in un reggimento o magistrato con competenza sovrareggimentale, generalmente in aree di confine o dove era necessaria attenzione militare. 

 

Reggimento.

Area politica, amministrativa, giurisdizionale del dominio veneziano costituita di solito da una città con il proprio contado. Il termine è generico; nelle diverse aree dello Stato potevano essere in uso altri nomi: podesteria, contea, etc. I reggimenti erano la base su cui poggiava l’intero sistema amministrativo dello Stato, il primo livello di controllo del territorio. Di dimensioni ed importanza politica diversa, coprivano quasi completamente l’intero Stato veneto da terra e da mar. Al vertice di ogni reggimento vi era un patrizio veneziano, il rettore. 

 

Relazione.

Esposizione conclusiva e riassuntiva del proprio operato, preparata dal rettore al proprio rientro a Venezia, esposta a voce in Senato e poi (non per tutti i reggimenti) redatta in forma scritta.

 

Rettore.

Il patrizio veneziano inviato a capo del reggimento con un mandato a tempo, con il compito di sovraintendere ai Consigli cittadini locali (sancendo così la superiorità di Venezia), amministrare la giustizia secondo la gerarchia delle fonti, seguire e indirizzare i fatti politici, dirigere l’amministrazione, assicurare la difesa, la sicurezza e l’ordine interno, riferire a Venezia. A seconda dei luoghi assumeva titoli diversi: podestà, castellano, conte, provveditore, bailo. L’elezione era di norma di competenza del Maggior Consiglio, in alcuni casi del Senato.

 

Stato da mar.

L’insieme dei domini veneziani senza immediata contiguità territoriale con il dogado, distribuiti dall’Adriatico al Mediterraneo orientale, ottenuti per dedizione, acquisto o conquista e di norma raggiunti via mare. Dopo i primi tentativi nell’XI secolo, cominciò a formarsi stabilmente nel corso del XIII secolo. La denominazione è quattrocentesca, in contrapposizione allo Stato da terra, costituito dall’entroterra veneto-lombardo.

L’Istria veneta era considerata, in modo oscillante, appartenente allo Stato da terra o allo Stato da mar. In questo sito è sempre considerata appartenente allo Stato da mar.

 

Stato da terra.

L’insieme dei domini veneziani con contiguità territoriale con Venezia, costituiti dal dogado e dai reggimenti dell’entroterra veneto-lombardo, formatosi dal XIV secolo.

 

Statuti cittadini.

Raccolta di regole e norme, poste per iscritto e a volte più volte emendate, di cui le cittadine dell’Adriatico orientale si dotavano ergendosi in comuni, secondo quel particolare istituto politico e giuridico sorto nell’Italia centrosettentrionale; su di queste si basava la vita della comunità. Al momento della dedizione Venezia li approvava, eventualmente con alcune correzioni che non ne snaturavano il senso, impegnandosi al loro rispetto.

 

Triremi (d’Alessandria).
Galea grossa da mercanzia armata con tre remi per banco e destinata a percorrere la rotta commerciale verso il porto di Alessandria d'Egitto.

 

Vascello.
Termine inizialmente impiegato per indicare in modo generico qualsiasi tipo di naviglio. Dal XVII secolo in poi a Venezia si impose l'uso ponentino quale sinonimo di nave a vela quadra perlopiù militare.

 

Vicedomino, visdomino.

In età medievale, funzionario veneziano in una piazza mercantile estera, con competenze soprattutto amministrative e fiscali di controllo delle tasse d’importazione ed esportazione.

 

 

 

© statodamar.it. Per riprodurre è richiesta la citazione della fonte e l’indicazione degli autori: Bruno Crevato-Selvaggi per le voci politico-amministrative; Mauro Bondioli per la terminologia navale.