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16 marzo| 1701 Marco Balbi

Dispaccio del 24 gennaio| 1702|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
humiliandomi col più profondo rispetto ai venerati comandi dell’eccellentissimo Senato espressi in ducali 5 corrente, per il getto della caratada sopra la spesa del taglio et condotta delli 100 frassini, ho avuto la buona sorte di ridur l’aggravio a solo soldi cinque e mezzo per ogni capo di famiglia, ch’è insensibile, et che non ostante le miserie presenti della provincia dovria ritrovar facilmente negli esborsi; non havendo omessa la dovuta applicatione col motivo dell’eccitamento portatomi dal reggimento eccellentissimo dell’Arsenal di far confluir al loco dell’imbarco il possibil numero d’essi frassini; havendo il contento di render ragguagliata Vostra Serenità di esserne stati sin’hora condotti trenta con qualche cimale.
Devo poi soggettare al riflesso di Vostre Eccellenze l’istanze, che con l’inserta nota mi fa tenere questo capo munitione dalla quale scorgeranno esser necessario il cambio di molte arme inutili e la provigione di polvere, michiae et altri attrezzi occorrenti per queste publiche munitioni; onde sono supplicate degnarsi commandare a’ Maggiori a’ quali incombono quella portione le parerà propria; non trascurando di rappresentar alla prudenza dell’eccellentissimo Senato i gravi disordini corrono in quelle cernide tanto nel Carso come de castelli, alle quali consegnati in più tempi moschetti et bandoliere sono avvertito esserne molti privi et passati in altre mani senza legittimo titolo, come però a sì grave accennato disordine procurerò in propria stagione remediare al possibile con le mostre generali, che serviranno anco a cassar li vecchi et inutili et sostituire giovani e robusti con speranza d’incontrare il publico aggradimento.
Resta soggetti alla publica grandezza il pessimo stato di questo publico palazzo, et altri luochi di publica ragione; avendo sin’hora riparato al possibile, ma perché il male non s’avanzi l’avvantaggio ho fatto rilevare nota distinta del bisogno sperando minorarla quando mai potrò, quando concorri la publica permissione; mentre io non ho altra gloria tanto in questo come in ogni altro particolare obbedire ciecamente i publici sovrani voleri. Gratie etc.
Pinguente, 24 gennaio 1701 m.v.

Marco Balbi, Capitanio di Raspo.

Allegati: Polizza dell’arme inutili d’esser condotto a Venezia al magistrato eccellentissimo all’artigliaria, con il loro cambio, come qui sotto (1 carta); Nota di quello occorre per aggiustar il loco, dove si riservan de’ pubbliche munizioni, minacciando il colmo rovina (1 carta).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 82.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.