16 marzo| 1701 Marco Balbi
Dispaccio del 8| maggio| 1702|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
comandato con regie ducali di Vostra Serenità 27 aprile passato dover ricever li condannati a’ remo esibiti a questa carica dal Capitanio di Pisino, che m’avvisa haverne presentemente in pronto sette, tutti gioveni e robusti, e riflettendo che alla spesa dell’ordinaria corrisponsione vi susseguita quella della condotta, ch’ascende in circa alla summa di ducati duecento, sono costretto con tutta humiltà rappresentar all’eccellentissimo Senato l’impossibilità di poter a ciò supplire senza la dispensa di danaro obbligato, essendo questa Cassa constituita in stato deplorabile, perché essendovi per ordinario ducati mille di più d’uscita della rendita, ho convenuto con mio infinito rammarico il presente anno vederla deteriorata di qualche summa nella riscossione solita farsi da’ vecchi debitori della provincia, attesa la notoria miseria, a ciò s’accresce le spese considerabili estraordinarie, a’ quali ho dovuto supplire per l’espeditione d’altri galeotti, cavalcate fatte da’ Ministri di Cancelleria per commissione dell’eccelso Consiglio, il restauro del publico palazzo et altri luochi di publica ragione, per il quale è stata calcolata la spesa di ducati 150, approvata anco da Vostra Serenità con ducali del prossimo passato.
Tanto ho stimato esser di preciso mio debito partecipar all’eccellentissimo Senato con rassegnatissima dipendenza da’ suoi infallibili sentimenti, per inchinarmi a quanto mi verrà prescritto. Gratie etc.
Pinguente, 8 maggio 1702.
Marco Balbi, Capitanio di Raspo.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.