16 marzo| 1701 Marco Balbi
Dispaccio del 26 ottobre| 1702|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dall’inserta scritami dal signor Anibale Gioseppe, Conte di Neister, Generale in Trieste, Vostre Eccellenze vedrano la riccerca mi ha fato, aciò permeti il transito per questa giurisditione ad alcuni soldati che spedisse nel contado di Pissino, ond’io, cogl’oggetti di nodrire buona corrispondenza a questi confini, e con la speranza d’incontrare la benigna intentione dell’eccellentissimo Senato, son concorso a compiacerlo, e tengo anco aviso siano passati per il Carso soldati trecento di fantaria e sessanta a cavallo con il baghaglio sotto il castello di Rozzo. Il passagio di questa millicia è seguito senza imaginabil sconcerto, et con tutta la dissiplina, non havendo dato motivo a suditi d’alcun reclamo.
Prestata poi da me tutta l’applicatione la douta (!) obedienza alla sovranità de publici commandi, con la rassegna generalle di queste cernide, che fu divisa in due rassegne, acciò l’unione di tutte nel medemo tempo e nel medemo luocco non reccasse confusioni. E qui non devo defraudare della meritata comendacione li suditi di Vostra Serenità, habitanti sul Carso, qualli, benché confinanti, tutti sono comparsi con amirabil pronteza, e m’è anco sortito espurgar con le rimesse e cassationi le companie da qualunque diffeto, e ridurle a buon numero con l’aver prescielti soldati d’abillità e sufficienza che possino nell’incontri prestar ogni desiderabil impiego, havendolli anco proveduti dell’arme necesarie, et incaricati gl’officiali d’andarli disciplinando, per maggiormente habilitarli a render quel buon servicio che ricerca l’essencialità dell’essere.
Tanto ho creduto obligo del mio ossequio, rapresentare all’eccellentissimo Senato, dal qual implorando la permissione di poter poner ne’ miei conti quatro giornate consonte nelle rassegne medeme; con il magior rispeto mi rassegno. Gratie etc.
Pinguente, 26 ottobre 1702.
Marco Balbi, Capitanio di Raspo.
Allegato: dispaccio del generale Heister, il quale richiede il libero passaggio di un corpo di militari al capitano di Raspo (1 c.).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.