16 marzo| 1701 Marco Balbi

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
umilio co’ sensi della mia devota rassegnatione al trono augusto di Vostra Serenità la notitia d’haver deliberato questi datii, e versando l’applicatione mia nel vantaggio possibille verso il publico meritato servitio, mi sortì veder accresciuti quelli del formento et animali minuti, che sono li maggiori, e gl’altri inferiori sussistono al segno solito dell’anno passato. Con tall’incontro ho l’onore di render raguagliate Vostre Eccellenze della continuata atenzione per la riscossione della corrente carrattada, acciò nell’aperto della prossima stagione habbi il contento di sentir li legni cotanto bisognosi per il Magistrato eccellentissimo dell’Artigliarie, e reggimento dell’Arsenal, condotti al luoco dell’imbarco; et a’ solleciti miei impulsi qualche communità ha contribuito il suo dovere, ma provo non poco dispiacere nell’intender la renitenza di molti nel sodisfare questa publica gravezza, che vuole una cieca obbedienza; onde, per adempir con la pontualità maggiore sì importante interesse, stimerei bene che la Serenità Vostra mi concedesse una galeotta che ne luochi littoralli scortasse questi ministri, e così ne’ contribuenti vi concorerrebbe la dispositione nel subito pagamento, et il dinaro sarrebbe più sicuro, mentre tengo aviso esser le stradde di questa provintia batutte da gente bandita e dedita alle rappine, così che quel fante destinato per dover portar il soldo in questa publica Cassa corre il rischio d’esser spogliato.
Oltre l’accenato alla virtù sempre riverita di Vostre Eccellenze, unisco l’incluso foglio del Generale Heister, essibitomi da due soggetti a’ quali nel tratamento ho procurato la distintione maggiore, et allo stesso Generale ho risposto co’ termini di tutta l’offitiosità per la buona corispondenza, et all’Eccellenze Vostre consacro con tutto l’ossequio me stesso. Gratie etc.
Pinguente, 11 gennaio 1702.

Marco Balbi, Capitanio di Raspo.

Allegato: dispaccio del generale d’Heister al capitano di Raspo (1 c.).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 83.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.