21 ottobre| 1702 - 1704 Ferdinando Priuli
Dispaccio del 1| marzo| 1703|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
o che il motivato Capitan Francesco Candollo si sia veramente portato, d’ordine de suoi comandanti, a scandagliare i porti di Pirano, o che sia stata una sua disseminatione per conciliarsi il rispetto nell’occasione de’ contrabandi che andava ideando, vengo avvisato dal magistrato Gualazzi che allestiva un carico di grossa summa de sali et ogli in quel porto, come Vostre Eccellenze si degneranno osservare dall’inclusa che mi ha dato motivo di rescrivere, acciò sii procurato da quel illustrissimo rappresentante, e dal Gualazzi istesso, che ne resti divertito l’effetto; oltre di che ho spedito colà anco la feluca, acciocché in caso se ne fosse seguito il carico istesso, conduca il bastimento all’obedienza di questa carica, e sto in aspettaviva dell’operato; avendo stimato proprio ragguagliarne prematuramente la Publica Sovranità, acciò mi prepari quelle commissioni credute proprie, e che saranno dalla mia rassegnatione intieramente obbedite. Gratie etc.
Capodistria, primo marzo 1703.
Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.
Allegato: dispaccio di Francesco Maria Gualazzi, datato 24 febbraio 1703, che segnala le mosse del contrabbandiere; sul verso, risposte del podestà di Capodistria (1 carta).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 84.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.