21 ottobre| 1702 - 1704 Ferdinando Priuli
Dispaccio del 27 novembre| 1703|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
io non repetirò all’eccellentissimo Senato l’emergenze che già haverà saputo del petachio inglese predato da’ francesi nel porto di Rovigno, considerabile per le circostanze e per il pericolo de gravi sconcerti, come rillevo dall’incluso constituto. Restituendosi a queste rive il convoglio de segnani, buona parte de legni disarmati sono approdati a Trieste, dove hanno sbarcato quattrocento in circa soldati inhabili, e feriti nelli passati combattimenti in Italia. Il restante di quella conserva con la fusta grande, e alcuni bergantini hanno seguitato il viaggio verso Fiume, e può essere che incontrino ne’ bastimenti francesi, che tuttavia sono nelle aque di Rovigno. Dalla copia di proviande che va confluendo tanto alla parte di Fiume, quanto a Trieste, ben si possono comprendere continuate le molestie e il corso de legni esteri nel golfo, ch’è quanto con questa occasione posso humiliare a’ publici prudentissimi riflessi. Gratie etc.
Capodistria, 28 novembre 1703.
Ferdinando Priuli, Podestà e Capitanio.
Allegato: costituto riguardante la cattura del mercantile fiammingo (1 carta).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 84.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.