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1 marzo| 1704 Vincenzo Gritti

Dispaccio del 14 aprile| 1704|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
trovati al mio arrivo qui inaffittati li quattro datii degli instromenti e testamenti, del bezzo per orna sulla misura del vino, dei legnami che si estraono da questa città et dei soldi due per orna su la misura dell’oglio, come umilmente accennai a Vostra Serenità con mie precedenti; ed estese per le maggiori diligenze coll’uso frequente degli incanti e col mezo delle più efficaci insinuationi, ho il contento di veder anche questi deliberati, sortitomi di sostener li tre primi coll’istessa summa dell’ultime condotte ed il quarto di renderlo avantaggiato di lire cento e trenta cinque buona valuta sopra l’ultima affittanza, doppo corso questo anni dieci, et quello dei legnami anni cinque per conto publico, come degneranno osservare dall’unito foglio.
Capitati li due Maggiori Pietro Lazarini et Girolamo Brochini, da Vostra Serenità spediti in luogo del Gualazzi et Ansoisio, ho destinato il Lazarini a Piran, per ivi adempir l’incombenze ch’erano appoggiate al primo, et il Brochini tenuto in questa città, per supplir all’occorrenze di essa in luoco dell’altro, faccendo che ambidue s’impieghino particolarmente negli essercitii delle cernide dell’una e l’altra parte per renderle quel più che fia possibile disciplinate, hor che la stagione permette di potervi a ciò applicare con poc’incomodo di queste genti.
L’illustrissimo signor Marin Boldù, qui Consigliere, mi fa premurosa instanza per qualche necessario restauro di sua casa, bisognosa di varii concieri. Fatte con diligenza riveder l’occorrenze più esenziali dalle maestranze, trovo dalle loro polize che la spesa possi consistere in circa cento lire, come racoglieranno dall’altro unito foglio. N’umilio a Vostra Serenità la notitia per tutto quello stimassero proprio di prescrivermi.
Partecipatamii dall’eccellentissimo signor Capitanio delle Rive Donado la deliberatione d’haver sospeso il comercio in Segna et altri luoghi litorali di quella parte, a motivo della pratica data da segnani senza alcun riguardo di sanità al vascello francese da essi predato in porto di Durazzo; mi raguaglia pur anco l’ordine capitato al comandante delle fregade francesi ch’esistono in golfo di restituir la marsiliana de sali di questa città fermata già diversi mesi, aggiongendomi dover per questa spedirsi agli interessati persona in Ancona a riceverla, mentre a tal effetto collà pur s’avanzava esso comandante, pronto a farne la consegna e di sodisfare il sale che fosse trovato mancarvi. A tal notitia ne ho fatto subito consapevoli gli interessati medesimi, che anderanno anco disponendo gli ordini proprii per eseguirlo colla maggior possibile sollecitudine; et per quello riguarda l’accennata suspension del comercio co’ segnani et altri luoghi di quel litorale, tutto rassegno all’eccellentissimo Magistrato alla Sanità, dal quale attenderò le più specifiche commissioni a norma maggiore delle mie diretioni; et intanto non sarà qui mancato d’haversi tutta l’attentione a’ legni che venissero da quella parte, come pure ho avisato gli illustrissimi rappresentanti più vicini del confine, acciò invigilino con tutto zelo per rendermi raguagliato di quanto accadesse alla parte di terra, et poter io portar il più all’eccellentissimo Magistrato per tutto quello stimasse la prudenza del medesimo d’ingiongermi. Grazie etc.
Capodistria, li 14 aprile 1704.

Vincenzo Gritti, Podestà e Capitanio.

Allegati: nota dei dazi deliberati dal rettore di Capodistria Vincenzo Gritti (1 c.); nota delle spese per la restaurazione della casa del consigliere Marin Boldù (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 85.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.