1 marzo| 1704 Vincenzo Gritti

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
dal Conte Adelmo Antonio Pettaz, giurdisdicente confinante, viene esibito un condannato in vita alla gallera, con l’esborso di ducati 40 venetiani per la spesa di quella Cancelleria. Io gli ho risposto con egual forma, riservandomi di portarli con sollecitudine le rissolutioni che mi fossero prescritte da Vostra Serenità. Humilio perciò le sue lettere per attenderne le riverite publiche commissioni. Gratie.
Capodistria, li 21 aprile 1704.

Vincenzo Gritti, Podestà e Capitanio.

Allegato: dispaccio di Petaz riguardante il trasferimento del condannato (1 carta).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 85.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.