2 luglio| 1705 Tomaso Morosini
Dispaccio del 3| luglio| 1705|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dopo haver consumato il corso de primi anni della mia adulta età nel servitio della Serenità Vostra nelle passate guerre del Levante, ho creduto di essercitar egualmente il mio debito nell’offerire alla Serenità Vostra il sacrificio di questa carica, alle ispetioni della quale restano raccomandate dall’Eccellentissimo Senato le importanze più principali di tutta la provincia. Se però non corisponde al peso grave del Ministerio, supplisce la cognitione del debito verso le publiche gratie, e restano retribuite sino da questo principio col più profondo ossequio del mio errore.
Partì hieri di ritorno alla patria il nobil huomo Vincenzo Gritti mio riverito precessore, accompagnato dalle universali acclamationi di questa città, havendo con le sue singolari doti saputo acquistare tutto il merito e meritare tutti li applausi; onde se io potrò imitare così degni essemplari, e de tanti altri sogetti, che hanno decorata questa rappresentanza, potrò esperare il publico paterno compatimento: come però è interesse di Vostra Serenità la felicità di questi suoi sudditi, così io imploro col più sommesso ossequio, e con la più profonda humiliatione, l’honore del sovrano patrocinio della Serenità Vostra. Gratie etc.
Capodistria, li 3 luglio 1705.
Tomaso Moresini, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.