2 luglio| 1705 Tomaso Morosini
Dispaccio del 27 ottobre| 1705|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
la comissione di Vostra Serenità ottenuta dal reggimento di Rovigno di far risarcire il Fontico e la communità estesa con titolo di speciosa delegatione dell’Eccellentissimo Senato, causa in quei poveri habitanti della confusione nella divulgata fama di non poter più ricorrere alli soliti suffragii di questo reggimento, destinato dalla suprema auttorità a sopraintendere e a dirigere le materie di communità, Fontici e luochi pii di tutta la provincia; onde giungono le loro sommesse et oppresse voci a svegliare il debito di questa carica in loro soccorso. Io però non posso che humiliarle al soglio augusto di Vostra Serenità per il necessario provedimento, poiché se non arrivano precisamente le instanze non posso somministrale la mano al solievo suposto, che la commissione di Rovigno non deroghi all’auttorità impartita, e in tutti i tempi e congionture distintamente confermata a questo reggimento dall’Eccellentissimo Senato.
L’affare è di quella somma conseguenza che può comprender la Prudenza Publica, per l’essempio e per l’effetto, onde interesse proprio di Vostra Serenità, io giudico degno della sua notitia e delle sue sovrane deliberationi, in ordine anco a quanto in questo proposito ho riverentemente rassegnato alla Serenità Vostra, in precedenti detti 17 settembre, poiché crescono li motivi di replicare con profondissima humiltà le presenti riverentissime lettere.
Capodistria, 27 ottobre 1705.
Tomaso Moresini, Podestà e Capitano.
Allegati: copie di ducali (4 cc.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.