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16 ottobre| 1705 Francesco Pasqualigo

Dispaccio del 16 ottobre| 1705|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
il giorno 3 corente ho intrapreso questa carica, e dissegnando il giorno di Santa Giustina trasferirmi in publica forma nel domo, m’ha fatt’intendere questo Reverendissimo Pievano don Giacomo Baldini, di non voler adempire alle solite formalità verso la publica rapresentanza, negando di ricevermi alla porta della chiesa, et essibirmi l’acqua benedetta, se bene gli sii noto il supremo volere della Serenità Vostra, com’in ducali sue riverite di 19 decembre 1698, a me pervenute nel tempo che sostenevo il reggimento d’Albona, et altre dirette all’Eccellentissimo signor Marco Michiel Salamon, all’hora Podestà e Capitanio di Capod’Istria, in ordine a quali si rassegnò quel Reverendo Pievano all’obbedienza de publici voleri. Ho suspeso per ciò di portarmi ad alcuna sacra fontione prima che non mi venga sopra ciò prescritto dalla Serenità Vostra i sovrani precetti, non parendomi in quella maniera farlo con publica dignità. Gratie etc.
Pirano, li 16 ottobre 1705.

Francesco Pasqualigo, Podestà.

Allegati: copia di ducale (1 c.); copia dello stesso dispaccio e annesso allegato (2 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 86.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.