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2 luglio| 1705 Tomaso Morosini

Dispaccio del 3| marzo| 1706|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
per la facoltà concessa dalla pietà dell’Eccellentissimo Senato a questa carica, di ricever li ricorsi de' banditi di tutta la provintia, e di accordarle tempo alla consecutione della grazia con l’assegnamento loro a misura delle forze, e de' loro delitti, devo, in ordine al sovrano incarico di Vostre Eccellenze humiliarle, nota di tutti quelli che sono riccorsi con li requisiti ricercati, e che sospirano con l’effetto della publica paterna carità, ritornare alla primiera devotione e continuar l’obbedienza verso il loro Prencipe naturale.
Li uniti decreti dimostrano il numero de' supradetti, la qualità de' loro bandi e ciò che hanno potuto contribuire, ond’io li assoggetto alli venerati beneplaciti della Serenità Vostra, per ossequiare la sua suprema volontà.
Per l’enormità de' delitti d’alcuni parerà alla giustitia di Vostre Eccellenze non corrisponder la pena degli esborsi, ma la paterna publica carità saprà far altretanto riflesso alla miseria e povertà de' rei, da' quali ho spremuto tutto ciò che han potuto dare le loro notorie miserie, che sono universali in questa provintia, e lo rimostra l’evidenza, mentre cinque de' loro, benché accordati con tenue pagamento, restano diffettivi all’esborso, che promettono di fare dentro il mese di luglio col benefitio de' raccolti, a che ho annuito per vedere al possibile liberata la provintia de malviventi.
Come hora ha respirato la medesima con l’effetto di questo publico clementissimo indulto, non ho però mancato di rilasciar tutti li più vigorosi ordini perché si conservi nel stato pacifico, havendo prescrito a’ Capi de cento, Caporali e soldati di cernide, per quei pochi che si fossero abusati della publica grazia, e che ne insorgessero di nuovo, di esser inseguiti et arrestati, tutto perché universalmente sia goduta la sospirata tranquilità, e obedito ancora il supremo commando di Vostre Eccellenze. Grazie etc.
Capodistria, 3 maggio 1706.

Tomaso Moresini, Podestà e Capitanio.

Allegato: relazione sullo stato dei banditi e sulle loro pene (22 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 87.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.