2 luglio| 1705 Tomaso Morosini
Dispaccio del 17 ottobre| 1706|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
come nella maggior parte de' datii da me affittati, spetialmente di quello dell’oglio e dell’imbottadura, ho havuta la fortuna di avvantaggiar le rendite di questa publica Cassa, così ho il piacere di humiliare a Vostra Serenità anco l’abboccamento di quello dell’acqua di vite a Antonio (?) Balbi per lire 7 mille dalle lire 4.900, che era affittato nella passata condotta, onde rassegno a Vostre Eccellenze l’offerta medesima per la loro sovrana approvatione.
Havendo relatione che nel porto del Leme sia capitata una marciliana di Puglia per caricar grani del contado di Pisino, e che abitualmente vengano caricati con la sopraintendenza di Zorzi Radavich d’Antignana, così humilio a Vostra Serenità la notizia in ordine al suo sovrano incarico, non dubitando che a quella parte venghino asportati grani di ragione della provincia, mentre sono pontualmente essequite le supreme commissioni in tal proposito promulgate, e che in ogni altro luogo sono parimenti obedite, fuori che dal Proveditor di Pola, come humiliai con mie riverentissime dei 16 luglio decorso a Vostra Serenità, e tiene tutta via sospesa la publicazione del proclama avvanzatoli a norma del venerato comando della Serenità Vostra in ducali delli 8 maggio prossimo passato; essendo quel territorio il più abondante de formenti, merita rinnovar alla suprema intelligenza di Vostre Eccellenze il disordine, per le loro supreme deliberazioni. Grazie etc.
Capodistria, 17 ottobre 1706.
Tomaso Moresini, Podestà e Capitanio.
Allegato: nota delle quote di affitto del dazio dell’acquavite (1 c.).
AS Venezia Senato, Dispacci, Istria, b. 87.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.