11 agosto| 1707 Francesco Balbi
Dispaccio del 1| novembre| 1708|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
redoto questo publico palazzo in spelonca inabitabile e che a momenti, non venendo riparato al bisogno, minaccia sicura ruvina; attrovandomi neccessitato con poco decoro della publica rappresentanza ad abbandonarlo; essendomi fin hora riusciti frustatorii gl’impulsi ripassati a questi Deputati che rappresentano la Communità obligata, quali nel loro Conseglio, fin sotto l’Illustrissimo mio precessore, presero parte di praticare la dovuta restauratione; et io, astretto da così inevitabile emergente, ne humilio le notitie alla Serenità Vostra, perché si degni con la cellerità possibile ordinare all’Illustrissimo et Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio di Capo d’Istria ch’in essecutione dell’accenata parte facci ridure il palazzo stesso in forma habitabile da chi s’aspetta, a sicurezza della mia povera famiglia e delle mie poche mobilie, massime avanzandosi l’orida stagione del verno, ch’in questa provincia con oridezza si fa sentire, sicuro di restar consolato da cotesto Serenissimo Publico, con la gratia.
Dignano, primo novembre 1708.
Francesco Balbi, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 88.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.