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24 marzo| 1708 Almorò Zorzi

Dispaccio del 24 marzo| 1708|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
nei principi di questa carica, vedend’il mal stato di questo publico palazo, reso inhabitabile, ho convenuto humiliar la notitia alla Serenità Vostra, perché fossero riparate le sue rovine.
Sopra di ciò sono stati rilasciati gli ordini all’Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio di Capo d’Istria precessore, il quale, a misura delle mie suppliche, m’ha tenuto con più mano di lettere in sicura speranza di farlo, ma partì dalla carica senza l’adempimento dell’opera, non ostante ch’havesse spedito il proto a riconoscer il stato del palazo, per far poi la missione delli materiali.
M’ha parso a’ giorni passati di ravvivar le mie premure anco all’Eccellentissimo Contarini successore, a fin che fossero essequite le commessioni della Serenità Vostra; mi rispose esser dificile per hora di renderlo acconciato, per attrovarsi esausta la Cassa di danaro.
L’incomodo però che prova la mia famiglia, et i dissaggi a’ quali è sottoposta di continuo per l’aqua, et aria ch’entra da per tutto il palazo, mi neccessita ossequiar di nuovo le notitie all’Eccellenze Vostre, perché quando sarà ritardato il restauro di quello, la Rapresentanza converrà con publica permissione trovar altra habitatione, per assicurar il capital della salute. Gratie etc.
Grisignana, 24 marzo 1708.

Almorò Zorzi, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 88.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.