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25 luglio| 1709 Aurelio Contarini

Dispaccio del 25 luglio| 1709|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
dalla publica suprema grandezza decorate le mie debolezze di questa pretura, ho la medesima hoggi intrapresa con quell’ardente prontezza, che si conviene al debito humilissimo d’obedire la Serenità Vostra.
Invoco con devotissimo cuore la direttione pietosa del Signor Iddio et gli auspitii gloriosi d’un tanto Principe, per condurre felicemente sì pesante incarco al fine bramato; et impiegarò a tal oggetto attentione, massime per il governo megliore d’ogn’ordine di questi sudditi, quant’è la dilettione e l’affetto con i quali la Serenità Vostra paternamente li rimira.
Il nobil huomo ser Nicolò Contarini, riverito precessor mio, terminato il corso di sua plaudita reggenza, con marche di merito distinto si restituisce alla patria, mentre io apprendendo da esso gl’essempii e le norme più singolari d’un reggimento sommamente acclamato, studierò coll’imitatione portar saggi alla patria serenissima, di quel zelante ossequio che indivisibile dall’anima costantemente conservo. Grazie etc.
Capodistria, 25 luglio 1709.

Aurelio Contarini, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.