25 luglio| 1709 Aurelio Contarini
Dispaccio del 2| ottobre| 1709|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
il governante del castello di San Servolo, feudo austriaco acquistato poco tempo fa insieme col contado di Pisino dal Marchese di Priè, m’ha fatto instanza con l’inserta sua lettera perché gli permettessi che alle rive di Muggia potesse far scaricare, per poi tradurre nella predetta giurisdittione di San Servolo ad uso di quei habitanti, duecento barille di vino, che asserisce fatto nel contado di Pisino dell’entrate del Marchese suo padrone.
Io, considerando che l’effetto di tali licenze può ridondare a pregiudicio di questi sudditi, et a danno ancora del conduttore del dacio del vino per terre aliene, perché tanto meno ne sarebbe qui dagl’Austriaci di San Servolo comprato et estratto, aggiungendosi poi che per li stessi riguardi anco li Triestini non vogliono acconsentire a sì fatti scarichi a quelle rive, dove seguendo cessarebbe la necessità del transito per lo Stato veneto; perciò m’è parso proprio rispondere al prenominato governatore di non poter io prendermi l’arbitrio di concedere la premessa licenza; promettendogli per altro ne’ possibili incontri li segni tutti d’una buona vicinanza; et con tale risposta, che resta registrata a’ piedi dela sudetta sua occlusa lettera, ho consolati li Sindaci della città, come anco il conduttor del dacio, il quale in caso diverso era per rinonciare il medesimo.
Humilio per tanto alla Serenità Vostra le notitie di questo successo, credendomi nel debito di così fare; ignorand’io poi quello che ne’ precessori reggimenti sia seguito in tale proposito. Gratie etc.
Capodistria, 2 ottobre 1709.
Aurelio Contarini, Podestà e Capitanio.
Allegato: dispaccio del governatore di San Servolo, in cui si richiede l’autorizzazione allo scarico dei barili di vino a Muggia, e risposta del rettore di Capodistria (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.