25 luglio| 1709 Aurelio Contarini
Dispaccio del 11 novembre| 1709|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
monsignor Vescovo di Trieste, essendo in viaggio per Pinguente alla visita di quelle chiese che sono della sua diocese, sopravenutogli leggiero incommodo nella salute, ha dovuto fermarsi nella pieve di Lonche, in questo territorio et parimenti di sua diocese. Con tale opportunità ha divisato di visitare quelle chiese ancora, et riconoscendo questa publica Rappresentanza me lo ha partecipato con sua lettera.
Non ravisandosi però dalla mia debolezza motivo in contrario, gl’ho fatta la risposta che si vede a’ piedi della premessa sua lettera, quale humilio con le presenti notitie alla Serenità Vostra, come reputo di mio riverentissimo debito, non havend’io né meno mancato di rimovere tutto ciò potesse dargli adito d’ingerirsi più oltre di quello spetta al suo ufficio, tutto ciò operatosi dalla mia riverenza per i publici riguardi, se bene potessi sperare sia egli per contenersi ne’ limiti del dovere. Gratie etc.
Capodistria, 11 novembre 1709.
Aurelio Contarini, Podestà e Capitanio.
Allegato: dispaccio del vescovo di Trieste al rettore di Capodistria, e risposta di quest’ultimo (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.