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5 marzo| 1708 Nicolò Contarini

Dispaccio del 14 maggio| 1709|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
quanto più scarsegiano le provisioni in questa provintia, tanto maggiormente crescono le angustie di questi popoli. Da tutte le parti viene ricercato il soccorso di questa carica supperiore, la quale, in rassegnatione dei sovrani comandi di Vostra Serenità, è stata attendendo le prudenti deliberationi della publica providenza; ma nel ritardo, non potendo l’estrema neccessità della fame patir maggior dilatione, cridando li popoli da tutte le parti o soprastando una general solevatione, io mi trovo nella estrema conditione di procurarne il solievo anco per questa città ridotta ai ultimi ressidui delle provisioni precedenti.
Tutti li bastimenti incaminati per questa provintia, declinando la forza dei legni stimati, vanno a scaricar nei posti arciducali del Quarner, Fiume, Segna e Buchari, dove perciò abbondano li formenti e li prezzi et la provintia è ridotta alle estreme neccessità con li soprastanti pericoli della fame; la quale non patisce dilatione delle publiche deliberationi e della mia attentione nel procurarne da quelle parti da qualche bastimento di fortuna, di che con proffondissima humiltà ne imploro dalla pietà publica la permissione. Gratie etc.
Capodistria, 14 maggio 1709.

Nicolò Contarini, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.