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25 luglio| 1709 Aurelio Contarini

Dispaccio del 21 gennaio| 1710|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
hieri hebbi per espresso l’inserta lettera del Vicario Luogotenente di Pisino, querelandosi egli che da Francesco Craina, direttore di publica galeotta, l’ultima domenica del decorso decembre nelle vicinanze di Rovigno con alquanti de’ suoi soldati, et Michiel Spada, del territorio di Parenzo, alla stradda publica, facessero aggressione a Giovanni Zanetich del medesimo contado di Pisino, che a piedi venendo da Rovigno con donna maritata, pur Imperiale, rittornavano alle proprie case, gravemente offendendo lo stesso Zanetich; et che anco il giorno di 3 genaro corrente in Orsara fosse offeso, et attentato offendere alcuni altri di quei sudditi. Riuscitemi nuove tali noticie, rispetto che Rovigno è discosto quaranta e più miglia da questa città, ho fatta al Vicario sudetto di Pisino risposta ufficiosa, detestando quelle sinistre operationi, et assicurandolo del conveniente castigo de’ delinquenti, come anco della publica mente, perché da Rappresentante della Serenità Vostra sia coltivata una buona vicinanza con li Stati confinanti, et come più dimostrano le risposte stesse che, unitamente con la lettera del medesimo Vicario di Pisino, humilio all’Eccellenze Vostre nelle presenti in sodisfatione di mia ossequiosa pontualità. Come ho accennato nelle premesse risposte, non si rittrova, massime sopra alcuna galeotta, il nominato Francesco Craina, et per quello che in questo breve spacio di tempo ho potuto estragiudicialmente penetrare, può supponersi sia stata la galeotta della compagnia Fanfogna, diretta dal Capitan Refformato (?) Francesco Scorovich di servitio in Dalmacia, essendo la medesima appunto nel caduto decembre capitata in questa provincia, nella quale havendo servito già tempo per tre anni, nel corso delli quali desertarono varii soldati de’ Stati imperiali, con pregiudicio dell’interesse ancora del Capitanio, può essere che con quest’occasione il sudetto Scorovich, andando in traccia de’ medesimi, siano di questi quelli contro li quali il Vicario di Pisino si querela sia stato operato nella guisa che rappresenta. Per venire però in cognitione certa et sicura delle cose, farò inquirire con essatezza, per humiliare all’Eccellentissimo Senato in diligenza le noticie più chiare e distinte, avvanzando pur anco ad ogni buon fine all’Eccellentissimo signor Proveditor Generale di Dalmacia copia della predetta lettera del Vicario di Pisino, et mia risposta. Gratie etc.
Capodistria, 21 gennaio 1709, m. v.

Aurelio Contarini, Podestà e Capitanio.

Allegato: dispaccio del vicario luogotenente di Pisino Tranquilli diretto al rettore di Capodistria, e risposta di quest’ultimo (2 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.