3 maggio| 1709 Giacomo Barozzi
Dispaccio del 3| maggio| 1709|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
per debita et riverente (...)ne delle commissioni della Serenità Vostra, espressa in ducali de dì 13 aprile prossimo passato, haverei spedito per la Dominante Capitan Triffon de Zuanne col suo bastimento carico di formento di stara numero mille cento circa, se inanzi che mi fossero capitate le riverite prescrittioni della Serenità Vostra, non fosse stato detto formento tripartitamente diviso tra i fontici di Capo d’Istria, Isola, e di questa terra per sovegno di questo numeroso popolo, il quale dubito che in breve non sia dalla penuria obligato a dover humiliare a’ piedi di Vostra Serenità le sue suppliche per conseguire formento suficiente per il di lui sovegno, e mantinimento. Nel mentre poi che si scaricava in questo porto stara numero 400 di formento destinato dall’eccellentissimo signor Podestà e Capitanio di Capodistria per il bisogno di questo fontico mi pervene nota che di notte tempo Giacomo Rigo, habitante in Cittanova, non ostante esser stato gratiato li giorni inanzi da questo colleggio delle biave di stara quatro farina e formento stara 30 per alimento di quel popolo, s’habbi fatto lecito col mezo di terza persona di questa terra contro gl’ordini anteriori a me comessi dal Magistrato eccellentissimo alle Biave, de dì 2, e contro i proclami di questo reggimento, scaricare dal sopradetto bastimento per la summa di stara 100 circa, et riporlo in un granaro privato di questo luoco per poi poterlo far condure ovunque havea destinato; fecci immediate il bollo sopra detto granaro, acciò che non fosse disposto detto formento da chi si sia come presentemente esiste sotto bollo; et si vanno a questo effetto incaminando i pani per scoprire chi furono li delinquenti; tanto ho stimato in obligo della mia carica rappresentare all’infinita sapienza di Vostra Serenità, acciò con le sue sappientissime deliberationi mi prescriva il methodo col quale habbia di derigermi in questo affare; se capitarano bastimenti carichi di formento invigilerà la mia pontuale rassegnatione a publici cenni acciò si portino alla Dominante; pronta sempre la mia osservanza ad operare il possibile in dipendenza de commandi di Vostra Serenità, alli quali sempre m’humiliarò; gratie etc.
Piran, li 3 maggio 1709.
Giacomo Barozzi, Podestà.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 89.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.