30 aprile| 1716 Francesco Battaggia
Dispaccio del 30 aprile| 1716|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
la rassegnazione mia di servire alla Patria in questa Provincia non mi lascia ben distinguere il grand’impegno, cui mi trovo esposto nelle presenti molestissime congiunture; scorgo però bene quanto sia difficile l’adempire agl’obblighi del ministero, ond’è che mi deriva un’assai scarsa confidenza di riuscire, quale lo ricerca il debbito mio preciso, e l’interesse di Vostra Serenità. Se ne ritorna intanto alla Patria il nobil huomo ser Nicolò Contarini mio Precessore, il quale con virtù eguale alla di lui esperimentata attenzione ha saputo promover li publici vantaggi non meno che la felicità di questi popoli; lo accompagnan essi con quegl’applausi, che giustamente se li convengono, e che li serviranno di scorta ben degna al publico benigno aggradimento.
Resto io fra tanto nella sola confidenza, che Dio Signore secondi la rettitudine delle mie intenzioni, sicché nell’esercitare la mia ubbidienza verso de’ publici commandi, e la più pronta giustizia verso questi sudditi, habbian essi a riconoscere sempre continua la buona sorte di viver soggetti al paterno e soave dominio di Vostra Serenità. Esibisco però tutti li sforzi della maggior attenzione non solo per riparare con questi diffetti della mia insuficienza, ma per far palese ancora, che la sola honesta passione di meritarmi il clementissimo compatimento di Vostre Eccellenze. Grazie etc.
Capodistria, 30 aprile 1716.
Francesco Battaggia, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 94.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.