17 ottobre| 1716 Lauro Querini
Dispaccio del 17 gennaio| 1716|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
lo spirito mio devotissimo rimarca nuovi eccitamenti nelle riverite ducali di Vostra Serenità 14 decembre trascorso, hieri pervenutemi, per acelerare l’espedition de legnami, tanto necessarii a’ lavori delle publiche navi. Doppo haver contribuito tutto il possibile a così riguardevole oggetto, tenendo sempre a cuore la publica venerata premura, ho potuto fra li contrasti delli giazzi e de fredi, ridoti ormai all’eccesso, sentir arrivati alla bastia li cinquanta frassini cole sue cime, ultimamente prescriti dalla Serenità Vostra, com’anco 50 olmi dell’ultimo taglio. Dispersi poscia molti degl’uni e degl’altri dall’innondationi per il bosco, devo haver la pena di farli novamente raccogliere, et approssimar alle rive. Sono scorsi due mesi, senza ch’alcuna barca sia alle stesse aprodata, e pare che la natura et il gielo s’oppongano a così giuste intentioni. Vado col concerto del Reggimento Eccellentissimo all’Arsenal meditando il modo più facile al suo trasporto in quella casa, e sollecitando gl’appaltadori alla condota de’ roveri, e nello stesso tempo esigendo il soldo della caratada, per non servirmi delle generose dispense dell’obligato, se non negl’estremi bisogni. All’Eccellentissimo Senato umilio queste ossequiose notitie, promettendo, e per debito d’obedienza e di zelo, di non amar se non ciò che può esser del suo venerato serviggio. Gratie etc.
Pinguente, 17 gennaro 1716.
Lauro Querini, Capitanio di Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 94.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.