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1651 Francesco Bragadin di Nicolò

Dispaccio del 4| agosto| 1652|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe
M’arrivano le ducali di Vostra Serenità di dieci del caduto, all’honor de quali m’humilio e prometto col solito ferventissimo zelo una fissa applicatione al Publico servitio, mentre mi veggo incaricata la sopraintendenza a questi confini in (…) dell’illustrissimo signor Proveditor Estraordinario Bembo, in che certamente non lasciarò d’impiegare tutto il spirito e di farmi conoscere a qualunque cimento, con intrepidezza costante sviscerato citadino e servitore che per giusti titoli di nascimento e di gratie ricevute dalla Publica munificenza e tenuto di sacrificare con i proprii capitali anco la vita nel vantaggio di Vostra Serenità. In questo novo peso adossatomi riceverò il consiglio prudentissimo di quest’ecellentissimo signor Ambasciator Capello Senatore di praticata virtù e singolar maturità bel conosciuta dall’Eccellenze Vostre nelle più cospicue importanti funtioni sostenute dall’Eccellenza Sua, et in questa particolarmente di Costantinopoli ove è destinato, udita con aplauso universale da questi popoli.
Stimo però neccessario, a quanto humilmente scrissi all’eccellentissimo signor Procurator Proveditor General Foscarini sotto li 29 del spirato, del stato di questa piazza ridotta in stato infelicissimo, aggiunger le presenti riverentissime espressioni a Vostra Serenità, perché sappia che li depositi di questi fontici sono del tutto consumati, mancanti li biscotti, sali e sopra tutto estenuata totalmente la Camera di denaro, senza la speranza di poterne ricavare da questi sudditi, perché inanzandosi li loro crediti a grosse per imprestidi fatti in riguardo alla necessità urgentissima di soccorer queste militie, non li veggo in stato di poterne contribuire di vantaggio, senza l’uso della violenza e di forza che in questo caso non corisponderebbe all’intentione et carità dell’Eccellenze Vostre, niente giovando al sicuro quelli alletamenti e promesse con quali di novo fu fatto in questi ultimi giorni qualche tentativo in questa conditione di cose può bene suponer la singolar virtù dell’Eccellenze Vostre in qual segno sono li clamori delle militie, mal contente sendomi del tutto lavato il modo di far loro contribuire i terzi e supplire propriamente al bisogno delle otto barche armate e d’una galera, che ti trovano alla custodia del canale a che s’agiungon altre continue occorenze nelli congionture massime di voci che si vano …ublicando et acrescendo sempre più di vigore, che nelle (…) del colfo siano penetrate otto galeotte di Tu… et Algeri, comparse ultimamente in vista della Vallona come dagl’altri eccellentissimi rappresentanti havurà distintamente inteso la Serenità Vostra, alla cui infinita prudenza sottometto i riflessi del mio penosissimo stato per la mancanza di tutte queste neccessarie proviggioni, l’espeditione del quale et di denaro particolarmente darà l’anima a questo pressidio, rincorrerà le militie e sominastrarà vigore alle mie debolezza per sostener in qualunque occorenza il servitio dell’Eccellenze Vostre. Gratie.
Cattaro li 4 agosto 1652.

Francesco Bragadin Rettor et Proveditor.

ASVe, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 3.
Trascrizione di Giulia Giamboni