1651 Francesco Bragadin di Nicolò
Dispaccio del 1| settembre| 1652|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe
In esecutione delle commissioni di Vostra Serenità pervenutemi in ducali di 17 caduto, ho tosto espedito a Budua Francesco Bucchia avocatto fiscale di questa Camera, per adempire quanto viene prescritto dalle sovrane prudentissime delliberatione dell’Eccellenze Vostre nel particolare delli quatrini che s’atrovan nel fontico delle prefata terra di Budua. M’ha riportato esservi nella cassa del fontico stesso quatrini che in queste parti vengono chiammati soldi candiotti cinque mille cinquecento e quindeci, che qui et a Budua valevano ultimamente a tre per gazeta e bezzetti candioti quatordici mille quatrocento e trenta, per ultimo valor di quali pur in questi luochi sei rillevavano una gazeta, così che a raggione di tal valuta, mentre di già non corrono, sono lire cento e ottanta tre gazette otto soldi uno e di bezzetti lire doicento quaranta gazette cinque, fanno tra gl’uni e gl’altri al summa di lire quatrocento vintiquatro gazette tre soldi uno, in ron.. del valore della moneta in queste parti ch’è superiore di vinti per cento alla valuta di cottesta città, in maniera che a riguardo e col computo della valuta di costì li detti quatrini e bezzetti formano la summa di sole lire trecento cinquanta tre soldi dodeci, della quali il fiscal prenonato m’ha fatto portare col suo ritorno quatrocento quatrini et altretanti bezzetti che, riposti in un sacheto, bollati coll’impronto di San Marco, separati gl’uni dagl’altri, invio alla Serenità Vostra consignati al Patron Christofolo Smaevich da Perasto che pur sarrà il lator delle presenti.
Con questa occasione non resto pure di portar a’ notitia dell’Eccellenze Vostre d’attrovarsi anco in questa Camera lire cinquecento di detti quatrini a’ raggion prefata e valuta di questa città, per quanto paresse all’infallibil sapienza della Serenità Vostra di delliberare delli medemi. Gratie.
Cattaro primo settembre 1652.
Francesco Bragadin Rettor et Proveditor.
ASVe, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 3.
Trascrizione di Giulia Giamboni