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3 febbraio| 1618 Zan Alvise Salamon

Dispaccio del 18 febbraio| 1618|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
recevei li 16 del presente con la solita riverenza mia le lettere di Vostra serenità di otto genaro passato efficacissime in materia della amorevole offerta che Vostra serenità fa a questi suoi sudditi; io in essecutione di quelle hoggi giorno di dominica che sono la più parte di questi suoi cittadini nella terra ho fatto chiamar il loro consiglio riddoto nella cancellaria pretoria, luoco solito a ridursi et ivi in contenente reddoto al numero di 55 consiglieri ho accompagnato per obedienza (benché bisogno non vi fusse) con questa mia annodata lingua le facondissime et giustissime lettere di Vostra serenità, le quali da loro ben intese et le giuste cause in esse espresse della necessitata guerra, tutti con le lacrime agli occhi a garra uno dell’altro si sono levati in piedi con intrepido animo prontissimi a spender la vita, la robba, i figlioli et tutte le loro sostanze in servitio di Vostra serenità, onde per perfetta [?]catione di esse lettere et per espresso ordine commessomi dall’eccellentissimo signor Lorenzo Venier provveditor general da mare alcuni di questi principali subito ad immitatione de loro maggiori si sono risolti andare intorno questi confini personalmente in Macarsca et in Narenta a turchi principali confinanti a trattar con ogni affetto possibile seco per poter haver quel numero de soldati atti al moschetto per il servitio già destinato, conforme l’ordine datomi da Sua eccellentia. Vi sono veramente molti valorosi soldati di questa sua fidelissima terra quali per consolatione publica sono al servitio di Vostra serenità, cioè dodeci capitanii, tre capitanii di cavalliligeri et doi governatori, quali servono gloriosamente la Serenità vostra in questi importanti carichi, onde la terra è meza orfana di huomeni, il che mi ha parso significarlo alla somma sua prudenza. Sto giorno et notte invigilando et vedendo come in qualche occasione (che Dio non voglia) mi possi diffender dal nemico et ho rittrovato haver bisogno delle robbe et munitioni incluse nella occlusa polizza fatta per mano del capo dei bombardieri et da me il tutto diligentemente veduto, il che ricordo alla Serenità vostra sarà bene di mandare il tutto senza dimora, acciò si possi in occasione questi suoi sudditi coraggiosissimi et fidelissimi a Vostra serenità dimostrare con le armi in mano il suo valore ad imitatione de loro maggiori [?]issimi che per il paterno amore et benevolenza che porta ad essa fidelissima terra debba di questa lor buona volontà sentirne altre tanto di piacere et consolatione. Gratie.
Di Almissa li 18 febraro 1618

Zan Alvise Salamon

Allegati: polizza riguardante le provviste e le munizioni necessarie (1 c.), non datato.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro