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1616 Giustiniano Antonio Belegno fu Alvise

Dispaccio del 11 febbraio| 1618|

N. (senza numero)

Serenissimo principe
più mani de pubbliche mi sono venute questa mattina, e di due accusano queste la ricevuta nelle prime di cinque gennaro mi da norma Vostra serenità come habbi a regolare la speditione delle mie lettere da qui inanti per li numeri, ordine veramente necessario et inventione degna per non smarrisi né intercedersi le lettere, come già è successo, che sarà da me osservato con la dovuta diligenza e principio da queste. Le seconde novamente mi mostrano [?] il servitio publico che concorra in quella città più abbondante provvisione di grano che si possa per supplire alli molti occorrenti bisogni, per il che letta la commissione ho scritto immediate e spedito per barca a posta in diligenza a tutti gli illustrissimi signori rettori della provintia ordine stretissimo perché commettino a tutti li patroni de vasselli e barche che capitassero cariche de formenti nelli luochi e porti delle loro giurisditioni (eccettuati però quelli che havessero li passa porti di Vostra serenità) che debbino venire a detto camino in cotesta città con tutto il carico loro, faccino pigliar in nota i patroni di vasselli a quali sarà stato commandato, accompagnandoli con quelle penne che alla loro prudenza pareranno più necessarie per ben assicurarsi della debita essecutione, dando essi di quanto alla giornata occorrerà loro d’operare nel medesimo proposito immediate conto particolare alli illustrissimi signori sopra provveditori e provveditori alle biave, acciò negocio così rilevante proceda con quella buona regola che conviene. L’istesso farà ancora al capitano a San Pietro di Nembi ove soglio capitare li vasselli per compita obbedienza de gli ordini di Vostra serenità. Gratie etc.
D’Arbe a 11 di febbraro 1617 [m.v.]

Giustino Antonio Belegno provveditor general

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro