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26 febbraio| 1617 Camillo Michiel

Dispaccio del 19 giugno| 1617|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
mi gionge hora il publico dispazzo da Constantinopoli in sachetti quattro, uno de quali segnato S et lo spedisco immediate alla Serenità vostra colla fregata patron Triffon de Dimitri in diligenza, et con aggionta de remi. Alle lettere che saranno qui occluse replicate, poiché giudico queste dover giunger prima, m’occorre d’aggiungere che ho fatto riporre il formento del vascello sospetto in altro vascello vuoto, et poi abbruggiare le velle, sartiami, drappi delli huomini et ogn’altra cosa sottoposta a contaggio insieme colla barca di detto vascello, il quale ho fatto affondare, et esseguito in tutto quanto in quelle scrissi di voler fare. Io faccio le fedi di sanità alle barche et vascelli che spedisco per Venetia, poiché per la Dio gratia questa città è sana, ma scrivo bene alli illustrissimi signori proveditori alla sanità li accidenti occorsi, et le do conto anco della temeraria innobbedienza d’un Paulo Paravisin da Perasto, il quale essendo con un suo vascello grosso venuto d’Albania luoco infetto con carrico de mercanti turchi, et di mercantie sottoposte a contaggio, et entrato in queste Bocche, havendoli io mandato guardie et fattoli mandato in penna della vita che dovesse star all’obbedienza, ha ardito di partirsi con detto vascello per Venetia, et mando a Sue signorie illustrissime la copia del processo sopra ciò formato, perché capitando costui si là possino devenire a quanto stimeranno conveniente, né io resterò di precedere contro di lui assente et beni suoi come merita un tanto eccesso. È partito questa mattina di qui l’illustrissimo signor capitan del Golfo colle galere di Levante alla volta di Liesina per andarsi ad unir coll’altra armata di Vostra serenità. Gratie.

Di Cattaro, lì 19 giugno 1617.
Camillo Michiel conte e provveditor

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 16.
Trascrizione di Marco Rampin.