26 febbraio| 1617 Camillo Michiel

N. (senza numero)

Serenissimo principe
all’arrivo della fregata patron Triffon di Dimitri con la quale venero a capitarmi le lettere della Serenità vostra de dì 22 del passato con il suo dispazzo per Costantinopoli ho immediatemente et con debita diligenza fatto ispeditione d’esso all’eccellentissimo signor bailo conforme all’ordine di Vostra serenità et perciò le presenti le servirano per riverente aviso della ricevuta et inviamento di quello. Havendo per gli doi dispazzi inviatimi uno per via di Zara et l’altro di Liesina rindricciato le lettere per la Serentità vostra all’eccellentissimo signor general da mare, dal qual spero sin hora le saranno anco state recapitate, restando però con desiderio d’intendere la riceputa d’esse. Dinotandole appresso riverentemente di haver, conforme all’ordine che tengo da Vostra serenità per lettere di 21 del passato fatto immediatemente liberare il capitanio di Perasto insieme con un altro di esso loco che di ordine mio si ritrovavano retenuti in questo castello, havendo anco dato diligente principio et ridotto il negotio con li turchi da essi perastini offesi a termine tale che da quello mi vado suadendo ottimo fine et stabilimento di pace, per fermezza della quale procurerò anco che detti Turchi offesi ricevano quelle soddisfation d’interessi che passano d’ordinario costume tra queste nationi, si come è intentione della Serenità vostra. Restando in oltre informato per me che di 9 del passato della cognitione che la Serenità vostra tiene nel caso di Steffano Becich et altri pastrovichi nel medesimo proposito, nel qual caso è anco parso di darmi ordine a divenir servatis servandis all’ispeditione di esso Steffano et di tutto il negotio et processi in tal materia formati sopra di che per riverente essecutione dell’ordini della Serentià vostra procederò con diligenza maggiore con divenir a quella deliberatione che giudicherò esser debito di giustizia et servitio di lei. Gratie etc.
Di Cattaro gli 9 ottobre 1617

Camillo Michiel rettor e provveditor

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro