26 febbraio| 1617 Camillo Michiel
Dispaccio del 16 dicembre| 1617|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
questa mattina ricevo il qui aggionto spazzo dell’eccellentissimo signor bailo per la Serenità vostra in un sol sachetto signato ·S· et lo spedisco immediate colla fregata padron Simon de Gregorio et con aggionta di remi conforme all’instanza che mi fa Sua eccellenza che per l’importanza di questo dispazzo havea eccitato li portalettere con promessa di buona aggionta di pagamento a venirsene con ogni celerità; ma o per li pessimi tempi o per loro mancamento hano consumato venti tre giorni nel viaggio. Ho imposto al padron sudetto della fregata che facendo il suo viaggio cautamente et senza fermarsi in loco alcuno usi ogni possibile sollecitudine per gionger presto et scrivo all’eccellentissimo signor provveditor general da mar che si compiacci di non trattener detta fregata per l’importanza del ricapito di questo dispazzo. Mi scrisse in oltre l’eccellentissimo signor bailo che verà espedito da Costantinopoli un chiaus [çavuş, soldato ottomano con il ruolo di messaggero] alla Serenità vostra per farle instanza di risarcimento de mercanti turchi interessati nella perdita delle galee di mercantia et che il medesimo chiaus ha da passar per Ragusa per vedere li danni, che si dice esser stati fatti dall’armata di Vostra serenità. Per il che et perché così credo essere di servigio di lei et di conformarmi in ciò colla sua intentione procuro di continuo, sì come ho anco sempre fatto per il passato, di metter colle relationi de turchi di Castelnovo et d’altri convicini li ragusei in mala fede a Costantinopoli et havendo hieri l’altro ricevuta pur da Castelnovo una lettera con alcuni avisi dell’armata spagnola et dalla qual lettera anco intendo con mio sommo dispiacere che li ragusei faccino ogni opera per haver la prottetione del chadi di Castelnovo, il quale sia così venale, che vi presta orecchie, poiché ho sentito anco d’altra parte che in ciò profondono li medesimi ragusei quantità grandi d’oro, che però non so se sia delle loro facoltà o pur li venghi somministrato da altri, ho immediate mandata la medesima lettera autentica all’eccellentissimo signor generale et una copia all’eccellentissimo signor bailo, et ne sarà anco qui occlusa un’altra copia per informatione della Serenità vostra. Gratie etc.
Di Cattaro li 16 dicembre 1617
Camillo Michiel rettor et provveditor
Allegati: lettera dei capi di Castelnovo sulle azioni diplomatiche dei ragusei (1 c.), 12 dicembre 1617.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro