9 settembre| 1616 Geronimo Donado
Dispaccio del 17 febbraio| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
per riverente essecutione delle littere di Vostra serenità delli dieci febraro con le qualli mi commette a dover nottifichare alli signori deputati di questa città e conseglio, come ho fatto, li signori procuratori del popolo s’hanno offerto di voler non sollo in parola, ma far scritura con grandissima prontezza ogni suo sforzo, come a fatto con l’opere per il passato, con il dare dugento huomeni da spada all’illustrissimi et eccellentissimi generali in servitio dell’armata, e tanto maggiormente che da Sua serenità vengono ad esser invitati a dover fare quanto si conviene e sono obligati, il conseglio di questi signori nobeli a dimandato in gratia che si debba trasferir il conseglio per un altro giorno come ho fatto, qualli signori nobili presero sollo questa rissolutione nel conseglio di voler fare due ambasciatori per venire a rendere gratie alla Serenità vostra et uno delli giudici gli rispose che in questi bisogni non s’aspetava parole ma l’oppere in ben servire il publicho qual a trasferito il conseglio; acciò se tutti conchorsero nella volontà che fossero fatti, non essendo il conseglio straordinario possuti ridursi se non al numero di pochi; non mancherò del tutto con ogni possibil diligenza di dar riverente conto alla Serenità vostra gratia etc.
Liesena: 17 febraro 1618
Gieronimo Donado conte et provveditor
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro