12 marzo| 1617 Ambroso Corner
Dispaccio del 3| settembre| 1617|
N. (senza numero)
Serenissimo principe,
sendomi stato commesso dall’eccellentissimo signor provveditore generale Venier di dover levare una parte del ponte fermo che fa l’entrata nella fortezza di San Nicolò et accomodarla mobile, che possa a bene placito essere levata et tirata dentro acciò non possa essere da nemici posto il petardo, che così ha raccontato sua eccellenza il signor conte Giovanni Battista Poscenico[?], che fu mandato li giorni passati a vedere e torre in nota li bisogni di essa fortezza come con altre mie dispositioni iscritte del passato diedi riverente conto a Vostra serenità, ho prontamente esseguito il sudetto ordine et Sua eccellenza mi aggiunse che debba raprisentare alla Serenità vostra un raccordo datogli dal medesimo conte Poscenico pur in servitio di detta fortezza, che è che si doverebbe abbassar almeno un piede e mezo le due piazze di Belveder e Pontone, accioché li difensori fossero coperti al nemico, poiché al presente stanno affatto scoperti et col terreno che si levasse far alzare una banchetta alla cortina chiamata Chicagna, acciò li soldati possino più agevolmente difendere quella parte che è verso terra ferma, per sicorare dalla Serenità vostra quell’ordine che in ciò parerà alla somma prudenza di lei di dare, adompisco hora quell’obbligo et con tal ordine le mando anco da nuovo una nota distinta et particolare de tutti gli altri bisogni necessarii di quell’importante fortezza, acciò Vostra serenità possa provedervi come parerà alla sua infinita sapientia et questi sono li istessi apunti che ho rapresentati a lei a 25 marzo passato et precedentemente et posteriormente con più mano di lettere et note destinte alli eccellentissimi generali. Gratie etc.
Di Sebenico a 3 settembre 1617
Ambroso Corner conte e capitano
Allegati: note sulle necessità della fortezza di Sebenico (2 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro