24 dicembre| 1617 Piero Morosini

N. (senza numero)

Serenissimo principe
dall’aggiunta copia di lettera scrittami dal signor Zulfiar passà sanzacco di Lyca Vostra serenità intenderà l’instantia che mi ha fatto per l’abboccamento, cioè per il presente ordinario che tanto a punto vuol significare, poiché l’abboccamento non segue mai sendo prohibito per leggi di Vostra serenità et perché intendo che deve fermarsi poco in questa carica, aspettandosi altro sanzacco per non haver a dare due presenti con interesse di lei in caso che questo sia licentiato, come si crede, con una cortese risposta ho procurato di portar il tempo avanti, dandoli buona speranza per non lo disgustare, sendo soggetto di qualità, che forse in tanto venirà il cambio o lui sarà confermato, nel qual caso li darò poi compiuta sodisfattione per renderlo et tenerlo ben affetto et per vicinare a questi confini, come è mente di Vostra serenità, havendoli con occasione della risposta fatto instanza per il castigo di quelli scelerati c’hanno li mesi passati morto uno di questi cavallari et un guardiano, come Vostra serenità intenderà dall’aggionta copia, per scoprire il suo animo verso li interessi di lei. Il signor Zuanne Ongaro havendomi per adesso procurati quelli avisi che desiderava, come haverà inteso Vostra serenità da altre mie, mi ha richiesto licentia di passarsene in cotesta città et per comparir a piedi di lei per la causa che le ossponerà a bocca et per li altri suoi affari l’ho gratiato così ne viene al presente, lasciando però in luoco sua persona della quale mi potrò valere nelle occorrenze publiche con il medesimo frutto fino al suo ritorno. Che è quanto mi occorre dire per hora riverentemente alla Serenità vostra. Gratie.
Di Sebenico a 6 genaro 1617 [m.v.]

Piero Moresini conte et capitano

Allegati: traduzione della lettera di Zulfir pascià (1 c.), 30 dicembre 1617; copia della risposta di Morosini a Zulfir pascià (1 c.), 31 dicembre 1617

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro