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24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 7| settembre| 1617|

N. (senza numero)

Serenissimo principe
oltre li 30 cavalli con l’ordinaria mia riverenza notificati a Vostra serenità ch’io ero avisato essersi incaminati con robe a questa scala et sono stati con endegli[?] et pellami hoggi a punto la Dio gratia ne sono giunti altri 50, carichi di lane et cere, che pur già qualche giorno s’aspettavano, tenendo io aviso in oltre dal mio confidente di Seraglio che s’allestissero molte mercantie per esser inviate di qua, per la nova sparsasi da lui di mio ordine che s’era deliberato dall’Eccellenze vostre di mandar, come è seguito, due galee a levar le mercantie da Zara per condurle costà. Da che si cava con fruttuosa esperienza che il preparar subito altre galee per uso di mercantia et rimandar quanto prima li ritratti delle robe levate di qua sarà il sicuro stabilimento di questa scala. Mi fu dal medesimo confidente dato parte che si pensava da infiniti mercanti turchi di far istanza al logotenente del signor bassà di Bossina perché dovesse esser sospesa di suo ordine la condotta delle robe di qua; onde li diedi io subito commissione che dovesse egli prevenirli con uffitio in contrario et ammonirlo che non si saria ben intesa questa novità alla Porta dove massime per tanta convintione d’amore haveranno sempre sommo vigore le indoglianze delli ministri di Vostra serenità considerandoli d’avantaggio l’importantissimo rispetto del grosso utile che ne cava sua Imperial maestà col mezzo de suoi mercanti; il che è riussito a punto, conforme al desiderio et pensier mio nel servitio dell’Eccellenze vostre poiche fatto il tentativo appresso detto logotenente da diversi turchi è stato loro da lui risposto non voler impedirsene et conoscer le loro istanze fondate sopra umanissime pretensioni. Il governator Mattio Pauconiel ha per hora come ho per altre mie dato riverente conto a Vostra serenità posti insieme per questo pressidio da trenta et più huomini poglizani che saranno in breve al numero di cinquanta, onde devo oltretutto dalla necessità delle loro dimande humilmente però supplicar quanto più posso l’Eccellenze vostre a restar servite di commandar o costà all’offitio sopra le Camere overo all’eccellentissimo provveditor general di Dalmazia che mi sia somministrato qualche somma di denaro et per la soventione et per l’ordinario pagamento di queste genti, in che mi rimetto alla loro singolar somma prudenza et providenza. Gratie.
Di Spalato a 7 settembre 1617

Marin Garzoni conte e capitano

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro