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24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni

Dispaccio del 5| dicembre| 1617|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
incontra l’eccellentissimo signor bailo di Costantinopoli non mai satio d’invigilare nel servitio di Vostra serenità quel pensiero a punto che mi destò la natural mia divotione verso gl’interessi di lei et che le notificai riverentemente anco con altre mie lettere fin sotto li otto settembre passato, che devo hora tanto maggiormente stimarlo, quanto pur lo veggio nodrito dall’opinione et virtù di tanto Senatore facendomi ardito di reiterare l’umilissimo raccordo che fino a quel tempo io porsi all’Eccellenze vostre et è che con avanzo nella spesa di centenara di scudi et nel viaggio per la celerità di centinara di miglia si può facilissimamente incaminar le lettere che vanno al presente per via di Cattaro nell’avenire per di qua a Costantinopoli, avanzandosi spatio di 200 et più miglia per mare nel camino et la spesa considerabile delle fregade cattarine, potendosi (come a punto sino all’hora io proposi) allestire qui sei o più caichi a 10 remi per uno che fossero vogati da questi fanti poglizzani, novamente introdotti (come già erano) al pressidio di questa città et lazaretti; che con la paga di tre ducati al mese destinata a loro et col biscotto solo di più a quelli che prestassero il servitio nelli caichi fariano sufficientemente a condure e ricondure alternatamente le lettere su et giù; potendosi sempre avanzar camino a terra a terra con ogni fortuna et nel medesimo spatio di tempo a punto, o doi giorni in più, per terra poi, mandarle et riceverle da Costantinopoli sicurissimamente. Il che riussiria pure di gran giovamento alli rispetti importantissimi di questa scala, per la frequenza de gli avisi delli mercanti corrispondenti, come di notabil pregiuditio a quella di Ragusa per levargliene l’occasione che hanno hora delle sudette fregade; intorno a che mi è parso bene d’inviar pure a Vostra serenità la ingiunta copia della lettera di detto eccellentissimo bailo heri da me solamente ricevuta et subito ubidita circa le informationi richiestemi. Perché veda ella in oltre desiderar Sua eccellenza di haver le copie autentiche per publico servitio delle lettere di questi agà confinanti di Clissa, Sasso et Salona et quella del mulà del Serraglio per valersene alla Porta nelle presenti occorrenze per la disgrazia occorsa alle galee di mercantia, onde trovandosi esse appresso l’eccellentissimo signor provveditor general da mar (come ho per altre mie riverentemente notificato) possino l’Eccellenze vostre dar quell’ordine circa ciò che stimeranno per loro somma prudenza più necessario. Gratie.
Di Spalato a 5 dicembre 1617

Marin Garzoni conte et capitano

Allegati: copia della lettera del Bailo Almorio Nani al Conte di Spalato (1 c.); 5 dicembre 1617.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro