24 febbraio| 1616 - 22 luglio| 1617 Marin Garzoni
Dispaccio del 21 gennaio| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo principe
dal sanzacco di Clissa ricevei heri lettere per huomo a posta che m’avisano trattarsi da ragusei con ogni spirito più che mai la dissolatione di questa scala di Vostra serenità praticandone essi strettissimi uffitii alla Porta. Et che per ciò anco habbino ottenuto la missione di Mustafà chiaus, che se ne passa a piedi di lei, come le ho già per altre mie riverentemente notificato, con le instanze dei mercanti dannificati dal sinistro incontro delle galee di mercatia con li spagnoli. Mi riferisce in oltre a bocca l’istesso suo messo pur di ordine di lui che il cadi nuovo di Clissa, venuto otto giorni sono da Costantinopoli tiene a contemplatione de medesimi ragusei commissione espressa d’ingierir contra li venuti al servitio di Vostra serenità et castigarli severamente, avertendomi egli che io ne debba dar parte all’eccellentissimo bailo perché sia con novi ordini fatto desister detto cadi dalli suddetti già ricevuti; il che seben ripugna alle promissioni che ho io et che spero di por in essecutione in breve d’estratta d’altra gente a servitio dell’Eccellenze vostre, ho però voluto darne loro, come faccio, riverente conto, inviando anco subito copia delle lettere del sanzacco ad esso eccellentissimo bailo in Costantinopoli, perché sendo vera la relatione ch’io ne ricevo, come stimo, resti dal valor di quel senatore rintuzzata et confusa la temerità degli insidiatori maligni. Gratie.
Di Spalato a 21 genaro 1617 [m.v.]
Marin Garzoni conte et capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro