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17 luglio| 1617 Piero Querini

Dispaccio del 26 settembre| 1617|

N. (senza numero)

Serenissimo principe
La Serenità vostra in sue lettere di cinque rinvenute il 25 del passato mi scrisse che mi sarebbono inviati ducatti mille seicento dall’illustrissimo cassier sopra le Camere, per esser dati al capitano Giulio Gadruleo, che ha havuto carico di far cinquanta soldati capelletti a cavallo per soventione in ragione di ducati quaranta per cadauno, che fanno in tutto ducatti doi mille, di quali detratti ducatti quattrocento contadi con piezaria ad esso capitano in quella città, tratti fuori di groppo, restano li sudetti ducati 1600 et mi commette di doverli dar con sicure piezarie al detto Gadruleo per esser scontati conforme all’ordinario di simili militie et mandati li soldati quanto prima siano ammassati et come in dette lettere. Ma perché non solo non mi sono capitati li 1600 ducati sudetti, ma essendo egli capitano ritornato questa mattina da Venetia, mi riferisce haverli lui havuti dall’illustrissimo signor signor provveditor Bonardo [?] alla [?] ho voluto per ogni buon rispetto et per discarico mio in ogni accidente da che questo tanto risulti notitia alla Serenità vostra; perché nel resto non mancarò di esseguir puntualmente quanto mi commetta nelle medesime lettere. Gratie etc.
Di Zara li 26 settembre 1617

Piero Querini provveditore generale della cavalleria

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro