16 gennaio| 1618 Alvise Vallaresso e Marco Giustinian
Dispaccio del 14 febbraio| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo principe
ricevuta riverentemente la commissione di Vostra serenità di comunicare la lettera mandata passassimo unitamente consultatione sopra il modo dell’eseguire et perché impartita la città di due ordini de quali l’uno de nobili in palazzo del conte sotto il nome di consiglio, l’altro di cittadini del popolo in palazzo del capitanio col nome di capitolo, ciasched’uno per i propri affari si raduna, non permetteva il senso rigoroso della voce di convocar consiglio usata nelle publiche lettere, senon a soli nobili questa partecipatione. Noi regolandosi con l’intentione di Vostra serenità dirizzata in questo caso alla universale buona dispositione de suoi sudditi habbiamo rissoluto convocargli tutti nella sala del generalato come in luogo medio per non mostrare che sì publica et estraordinaria attione d’assasini con mal esempio a questa loro decisione o vero per non escludere con sua gravissima offesa dalla communicatione con membro numeroso et fedelissimo. Introdotta con breve et grave offitio di voce, fu letta la lettera sentita da numeroso concorso con particolare attentione. Pianse alcuno da tenerezza d’affetto. Fu risposto da un conte per nome d’ambi gli ordini con parole affettuose et piene d’attestationi d’ottima volontà, per effetto di cui disse anco haverebbero spiccato amore che lo stesso dovesse sporre a Vostra serenità senon che imponevisi per le perdite fatte et per la rinontia dell’entrate della loro communità di pubblica camera si trovano senza il modo di poterlo adempire che sarà il fine. Gratie etc.
Di Zara li 14 febraro 1617 [m.v.]
Alvise Vallareno conte
Marco Giustinian capitano
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro