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16 gennaio| 1618 Alvise Vallaresso e Marco Giustinian

Dispaccio del 20 febbraio| 1618|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe
Con la maggior celerità disiderata da Vostra serenità accompagnata dal negotio di sua natura disordinato et in queste congiunture più difficile, habbiamo con termine di venti giorni dal dì della ricevuta del ordine publico sciolti et imbarcati galeotti numero 266 abborrendo[?] questa gente ancora il nome della galera. Più gli pesa lasciar le proprie case et a padroni privarsi de suoi coloni, godendo in tanto quegli l’isentione de propri hastaldi [sic!]. Scemò il numero gli accidenti d’uscocchi et in più l’occasione dell’armata così terrestre come marittima nelle quali al[…] gran numero per professione, altri per sottrarsi da quest’anziveduta descrittione si sono accommodati, benché di questi quando sia il lor servitio posteriore alle lettere dell’eccellentissimo signor capitano [?] dispenghi Vostra serenità per parte di Senato da noi publicata che ipso facto s’intendino eletti. Molti al numero di 70 in circa absenti et contumaci tuttoche con due proroghe si siano invitati all’obedienza dovevano restar espediti con alternativa che miri per loro al gratiargli et per Vostra serenità al non perdergli. Questi nostri borghesani che al numero di 50 in simili occasioni sono stati eletti, attenuati per l’ultima mission dell’armata di più di 100 d’essi non hanno lasciato col riguardo massime a bisogni della fortezza che ragionevolmente possiamo cavarne più di 13 per tutte queste cagioni nella universal fatta descrittione, trovato sì ristretto il numero et convenuta riuscir per noi più difficile la scielta, al paese più pesante la dis[?]tutione et per Vostra serenità quasi impossibile l’haver bisognando la galera zaratina. La gente eletta è bella sana et di non mala voglia. S’ha goduto di quel cecchino che d’oro gli hebbimo contato, havendo noi ricevuti li 300 mandati da Vostra serenità, si trova divisa la maggior parte sopra la galeazza Moresina et la minore detta la galera [?] conforme a publici ordini. Speriamo sarà bene tratta da ogni uno di quei signori che comandano, a quali l’habbiamo raccomandata. L’ispediamo con la mancanza di 34 huomeni et per non trattenere più l’illustrissimo Moresini desideroso di partire et perché intendiamo altre volte essersi fatto lo stesso con diffetto ancora di maggior numero et perché ogni dilatione poteva riuscir perniciosa in questi già sciolti et sbarcati, così per la salute di corpi, come per lo scontento degli animi. Questo puoco resto cavandolo, come speriamo, dagli assenti o d’altro miglior modo, sarà con opportuna occasione inviato all’Eccellenze vostre, come pure pratticati i disordini de quali è ripieno questo [?], dovremo con l’osservatione fatta inviar sotto la censura et approbatione quel tanto che stimaremo a proposito per bene indirizarlo et regolarlo nell’avvenire. Inviamo il rollo delle genti all’illustrissimi signori procuratori all’armata et all’albero della galeazza essendo stato conosciuto inhabile se [?] suo in cotesta città, che sarà per compita esecutione delle lettere di Vostra serenità di dieci gennaro passato ricevute il primo del corrente, gratie.
Zara li 20 febraro 1618

Alvise Vallaren conte
Marco Giustinian capitano

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 17.
Trascrizione di Damiano Pellizzaro