1627 Francesco Contarini di Luca Antonio
Dispaccio del 1| marzo| 1628|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
questo presidio, che di due mesi ha cominciato a servir il quartier delle sue paghe, de quali sino sotto li 14 settembre mandai a Vostra serenità le bollette, vive non pure in gran desiderio, ma in bisogno ancora di haverle; come io, per non saper in che altro modo poterlo sovvenire, se non con una diurnale, et molto scarsa prestanza, che poco più del pane le può bastare, vengo astretto a far riverente ricorso alla benignità di Vostra serenità et supplicarla a voler commetter che il denaro delle dette paghe mi sia senza dilatione mandato et portato, acciò habbi a servire per consolar queste militie nel sollecito et devoto lor servitio, et me sollevare dal pensiero che mi causa il doverne trovare nella total privatione di questa camera; rispetti proprii della prudente consideratione di Vostra serenità et di Vostre signorie illustrissime, et che mi assicurano, che havendone il debbito riflesso, saranno per risolversi a far gratiabili le riverenti, ma necessariessime istanze. Gratie.
Di Cattaro, primo marzo 1628.
Francesco Contarini, rettor e proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.