24 febbraio| 1617 Bernardin Contarini
Dispaccio del 6| marzo| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe
[…] alle ducali dalla Serenità vostra de li 8 gienaro passato, da me con la solita riverenza riccevute li 18 febraro sussequente, ho fatto convocare il conseglio delli nobili di questa […] communità sotto li 26 detto: nel quale, conforme il commandamento di Lei, ho fatto leggere la lettera inviatami, occlusa nelle medesime ducali et insieme accompagnata colli effetti di viva voce dell’ottima dispositione che cotesto eccellentissimo senato tiene verso di essi, fedelissimi con quel di più che, dalla debolezza del mio ardente desiderio di servire, mi è stato somministrato. A questo grato uffitio che Vostra serenità si è degnata di fare seco si sono mostrati infiammati nel conservare le virtù loro et di suoi figliuoli, in servitio della Serenità vostra et nella maniera che i loro antenati in molte occasioni si sono fatti conoscere, et io, per l’esperienza delli proprii effetti nelle presenti turbulenze, li ho provati, rendendole piena testimonianza della loro fede et del gran zelo che tutti hanno di vedere conservato il felicissimo Suo stato. Supplicandomi appresso che io in tanto, a nome loro, dovesse rendere le humilissime gratie alla Serenità vostra, sicome faccio con ogni dovuta riverenza della paterna Sua dispositione verso di loro: dovendo supplire a così gran debito con sue lettere, per mezzo delli ambasciatori che doveranno venire alli suoi piedi per defesa di alcune pretensioni promessili da questi populi, colli quali, anco nella congregatione fatto li 4 in stante, ho esseguito il medesimo uffitio commandatomi da Lei, et invero tutti unanimi, ringratiandola prima di tanto affetto né da loro punto diffidato, si sono con viva prontezza essibiti di spendere le vite ad ogni minimo Suo cenno, si come hanno dato ancor loro commissione alli Suoi duoi ambasciatori, che mandano alli piedi di Vostra serenità per la confirmatione di diversi capitoli presi nella loro congregatione di dover notificarLe questa loro buona volontà, rendendoLa certa che tutta questa città et isola vive desiderosa di dimostrar colli effetti la nostra fede del loro pronto animo, come altresì ha fatto in tante altre occasioni ben note alla Serenità vostra. Gratie etc.
Di Curzola, li 6 marzo 1618.
[…] Contarini, conte.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18.
Trascrizione di Francesco Danieli.