9 settembre| 1616 Geronimo Donado
Dispaccio del 2| marzo| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
con quanto fervore e diligenza vadi impiegando ogni mia attione acciò da questa sua città ricevi quel fruttuoso servitio che nelle congionture di questi tempi si conviene e fa bisognio. Non ho manchato, conforme le littere della Serenità vostra, con ogni effichacia essortar li signori deputati di questa città e Maggior conseglio a ben servire in tutte l’occhorrenze per diffender la comune libertà come dalli demostrativi affetti spero faranno avendo visto personalmente le prontezze loro nel passar che fecce li cinque galleoni di Spagna dinanzi a questo porto: concorendo tutti a garra in agiuto e diffesa di questa città: essendo li signori nobeli sempre stati pronti ad ogni comandamento, essendo di più concorsi al pagamento di cento e sessantatré huomeni da spada, delle proprie sue borse oltre la paga ordinaria della Serenità vostra, essendo hora maggiormente infiamati per essere da patterne sue lettere fatti partecipi di tutti li travagli che nelli presenti tempi corrono, essi signori nobeli ha fatto il suo consiglio et in quello ha preso parte che sia mandata questa sua inclusa lettera dalla qual ogni suo devoto affetto sii notto e manifesto alla Serenità vostra starò attendendo a ben custodire questa sua città, acciò non patischa illesione [?] dalle nemiche parti, come dalla Serenità vostra viene con littere a farsi notte le sue cattive intentioni pregando la maestà di Dio si donni forze per far quanto deve buon cittadino per la sua patria. Gratie etc.
Liesena, a 2 di marzo 1618.
Gieronimo Donato, conte et proveditor.
Allegato: una lettera da parte del consiglio di Lesina, nella quale quest’ultimo ribadisce la propria fedeltà e devozione verso la Repubblica e comunica il pagamento dei 163 uomini già citati da Donato nel suo dispaccio. 2 marzo 1618 (1 c.)
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.