22 marzo| 1618 Marin Grisoni
Dispaccio del 28 giugno| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
non si erano a pena disciolte le radunanze de turchi a questi confini, come con altre mie ho riverentemente notificato a Vostra serenità, sendosi il sanzacco in persona (perseguitato da essi) inviato a Costantinopoli, che di ordine del signor Ischender bassà dalla Bossina devono novamente radunarsi in certo luoco dua giornate sopra il territorio di Sibenico, et tre in circa distante di qua, chiamato Grocor [?] al numero di 7 in 8000 persone; il fine di questa unione non si intende ancora certamente quale sia, ma resto però assicurato da persona mia confidente che sia uno dei tre; o per condur questa gente contra cosacchi; overamente per ridurla nei confini della Crovatia verso Bihach, per fabricare un novo castello a quelle frontiere; o pure per vedere con l’autorità del bassà di sedar gli animi solevati contra il loro sanzacco: non mancarà non dimeno il medesimo mio confidente di trasnferirsi nello istesso luoco della radunanza, per sottrarne il vero et darmene parte subito, potendosi in tanto creder ogni altra ressolutione che quella che possino essi voler molestar questi confini, poiché dallo istesso turco di Bagna Luca [?], dove si trova il bassà suddito con seguito forse di 1.000 persone in circa; giungono hieri a punto a questa Scalla, da 150 cavalli di mercantia, oltre altri che pur se ne aspettano; onde, un’ombra sola che vi fosse di tal sospetto, non arischieriano i mercanti le robbe loro; giungono anco 200 et più cavalli questa mattina dal seraglio di Bossina, con zambalotti, cere, pellami, et indago, et di là anco se ne aspetta altra buona quantità, tal che sin hora alla Scalla vi sono da 3.600 colli in circa, che dimostra evidentemente la necessità del freguante viaggio delle galee di mercantia a stabilimento et augumento di questo importantissimo negotio, come vien di avantaggio compreso dalla somma incomparabil sapienza delle Eccellenze vostra. Gratie etc.
Di Spalato, a 28 giugno 1618.
Marin Grisoni, conte et capitano.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.