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17 luglio| 1617 Piero Querini

Dispaccio del 24 agosto| 1618|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
sono hormai vicini al fine li 2 anni della presente mia carica, che dalla Serenità vostra et dalle Eccellenze vostre mi fu conferita per loro singolar benignità. Nell’essercitio di essa ho sempre impegnato ogni mio spirito, per servir, sendo quanto dovevo, almeno quanto è stato in mio potere, havendomi stimolato sempre il debito di buon cittadino; l’instituto della mia casa; et l’obligo infinito che debbo alla gratia di Vostre eccellenze illustrissime. Ho tolerati [?] li incontri del carico, che per natura sono frequenti et molesti, accresciuti anco et fatti più difficili dalla conditione dei tempi presenti, che mi hanno tenuto in straordinario motto, per divertir et prevenir, nella varietà delli humori turcheschi, quelli spiriti che havessero potuto far straordinaria commotione a questi confini: onde si è di maniera fatta gagliarda una indispositione di stomaco, dalla quale già alquanti anni ho travagliato, che non admette dilationi al rimedio, senza incorrer in qualche infirmità incurabile come dalla inclusa fede del medico fisico vederanno le Eccellenze vostre illustrissime. Volevo sopraseder anco questi pochi giorni che restano all’arrivo del signor mio successore, ma la summa della mia sanità consiste in questo autunno; onde sarei empio et crudele a me stesso se, ristretto a queste angustie, io non ricorresse al fonte inessausto della paterna pietà di Vostre eccellenze, supplicandole, con quell’affetto che si possono immaginar in caso di così inevitabile necessità, che si degnino concedermi benigna licenza di transferirmi immediate a Padova, luoco, per la qualità dei medicamenti appropriati al mio male, consegliato da medici, a fine che io possa ricuperarmi, et col reaquisto [?] delle forze rendermi più habile et più pronto (qualunque io mi sia) al servitio della Patria, al qual sino dal nascimento son destinato, et per elettione assolutamente affetto. Gratie etc.
Di Zara, li 24 agosto 1618.

Piero Querini, proveditor general della cavalleria.

Allegato:
Lettera del medico Girolamo Barbaro che certifica la malattia di Querini e la necessità del suo trasferimento, con testo di Marco Giustinian, capitano di Zara, che ne certifica l’autenticità, 24 agosto 1618. (1 c.)

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.