16 gennaio| 1618 Alvise Vallaresso e Marco Giustinian
Dispaccio del 11 maggio| 1618|
N. (senza numero)
Serenissimo prencipe,
arrivorno qui hieri sera di ritorno di Istria le altre galere et vascelli con la soldatesca destinata per l’armata, et questa mattina ci è arrivato l’illustrissimo Nani capitano delle galere grosse, per il medesimo viaggio, essendo restata in Istria, per levar il rimanente di dette militie, la galera Quirini, la quale però si sta attendendo di momento in momento. Arrivò medesimamente hieri in questo porto l’illustrissimo general dei condannati, con tre conserve, destinate dall’eccellentissimo signor general Venier, per ridar all’armata tutta la massa di queste galere, le quali stanno di partenza, et per il numero loro, et per il rinforzo di tanta soldatesca, potranno capitar sicuramente: ma in questo et altri particolari la Serenità vostra si haverà più prima informationi da questi Illustrissimi capi da mar. Quello a che habbiamo nella presente occasione et con fluentia applicato principalmente il pensiero, è stato di haver l’occhio alla sicurtà et riputatione di questa fortezza, et di non lasciarli sbarcar tummultuariamente per suttrarli [?] a i scandali et a quei pericoli che accompagnano ordinariamente queste frequenze; il dì per gratia di Iddio ci è successo sin hora con molta quietezza, havendo nel rimanente supplito di avvantaggio a tutte quelle provisioni de viveri che erano necessarie, li che ne restano universalmente soddisfatte. Habbiamo parimenti dati buoni ordini alli guardie di questi confini, per oviar che li soldati sudditi turcheschi non si sbandino, come di qui era cominciato a succeder, et ne habbiamo fatti ritornar a dietro alcuni pochi, con quella desterità [?] che comporta la materia, nel qual proposito non mancamo di operar tutto quel più che si può per la parte nostra. Ricevessimo hieri per via di Ancona lettere dell’eccellentissimo signor ambasciatore Soranzo dal Roma che ci mandava altre lettere del residente Spinelli, di Napoli li 21 aprile, dirette all’Eccellentissimo signor general da mar Venier, nelle quali li dà conto del stato delle dodici galere che si allestivano, et de suoi disegni in Golfo, et che potessero tutte passar a qualche danno verso Spalato, per le continue instanze dei ragusei. Aggiunge anco altre cose dei Galioni che sono in Brindisi, le quali essendo noi sicuri che siano alla Serenità Vostra significati diligentissimamente da Napoli non stasemo a replicarle. Subito ricevute le presenti lettere, le mandassimo all’eccellentissimo signor general Venier con barca a posta, et con altra barca a posta facessimo avertito il signor conte di Spalato, quel partiere [?], et vogliamo sperar, che per li maestrali, et l’uno et l’altro siano per ricevere opportunamente li avisi, de quali oltre l’haver da [?] parte all’eccellentissimo signor general Belegno, li habbiamo parimenti communicati alli illustrissimi commissarii Loredan et Molino, governator di condennati, et ai signori generali perché possano prendersene nelle cautione della navigatione che hanno a fare. Gratie etc.
Di Zara, li 11 [?] maggio 1618.
Inviamo alla Serenità Vostra lettere qui aggiunte venute di Bossina [non presenti nella busta].
Alvise Vallaresso, conte.
Marco Zustinian capitano.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.