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12 aprile| 1618 - 1618 Alvise Vallaresso, Francesco Giustinian, Hieronimo Trevisan

Dispaccio del 4| aprile| 1618|

N. (senza numero)

Serenissimo prencipe,
ricevuto questa mattina l’ordine dalla Serenità vostra, in lettera de 28 del passato, di dover ad ogni richiesta dell’illustrissimo signor procurator generale in Istria Thiepolo inviarle cinque o sei galee per levar militie da condur o in questa città, o a dirittura in armata, habbiamo con questi illustrissimi signori governatori discusso ciò che si potesse con celerità esseguire per adempimento della pubblica volontà, et concluso infine, che trovandosi quasi tutti li homini da remo delle loro galee in purga per liberarli dalla gran rogna che hanno, faccino ogni potere per metterne ad ordine una, che sotto il comando dell’illustrissimo signor Giovan Battista Calbo, habbi a servir per scorta delle altre in questo viaggio; a questa si aggiungerà quella dell’illustrissimo signor Antonio Thiepolo sopracomito, che ha havuto parte della sua ciurma che era in armata sopra altre galee, et sarà in stato di poter presentar servitio; delle otto del Regno, che qui si trovano, delle quali tre sonno innavigabili, se ne allestiranno quattro, poiché la quinta non è ancora del tutto acconcia, oltre che le ciurme non sariano bastanti ad armarne d’avvantaggio, si che saranno in tutto sei, né si può far più. Queste tutte hanno bisogno di spalamare [?] essendo già tanti mesi in questo porto, si farà però et questo et tutto ciò che occorresse con ogni prestezza maggiore, et tanto più quanta, che questa sera habbiamo ricevuto altre lettere pur dall’eccellentissimo Thiepolo, che ci sollecita molto per la missione delle galee predette; dubitiamo però molto che non vi sieno remi a bastanza, perché, oltre li rotti nelle fortune corse, hanno tutti convenuto lasciarne in armata, et qui non ve ne è più uno da poterle soministrare, onde sarà necessario che la Serenità vostra commetti che ne sieno de qui inviati in buon numero, acciò le altre galee che qui restano non rimanghino sprovedute, et quelle delli illusstrissimi signori governatori particolarmente, li quali hanno mostrato in questa occasione la solita loro pronta volontà di ben servire alla Serenità vostra et si rammaricano di trovarsi nel stato in che sono hora constituiti, onde convengono restar infruttuosi et inutili in questo porto con pubblico interesse, et pocca riputatione del carico che tengono, et ci hanno fatto efficace instanza di doverlo rappresentar alle Eccellenze Vostre, acciò doppo tanto tempo si compiacciano di proveder al loro rinforzo in modo tale che sia per riuscir con la loro propria sodisfatione di pubblico comodo et servitio. Li illustrissimi signori sopradetti del regno addispostissimi a ben servire, sonno con prontezza massima concorsi a quello che da noi le è stata in essecutione di pubblico ordine commesso, solo ci hanno pregato a dover a nome loro supplicar alla Serenità Vostra a restar servita di ordinar che, subbito effettuato questo servitio, sia a cadauna galea et a cadauno de signori sopracomiti che qui resteranno restituiti li loro huomini, rinforzati di numero sufficiente, et proveduto di vassello atto a poter prestar servitio, acciò, doppo l’essersi partiti dalle loro case con solo fine di servir con honore alle Eccellenze vostre, non habbino a restar qui disarmati, et sovvenir con le loro fatiche et spese senza proprio diffetto al comodo di altri, il che habbiamo voluto riverentemente dinotar alla Serenità vostra per giusta sodisfatione di questi signori, tanto meritevoli della gratia pubblica. Gratie etc.
Di Zara, li 4 april 1618.

Alvise Vallaresso, conte.
Marco Giustinian, capitano.
Hieronimo Trivisan, proveditor.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Dalmazia, b. 18
Trascrizione di Francesco Danieli.